Afghanistan. Salviamo i bambini dal buio che li aspetta.

Afghanistan. Salviamo i bambini dal buio che li aspetta.

Bambini e Afghanistan. Parla Andrea Iacomini [Unicef Italia]: “18 milioni di afghani da salvare, più della metà sono bambini”.

Afghanistan. Un Paese che non ha nemmeno cancella la poliomielite.

“Abbiamo ottenuto di parlare con i Talebani e ci confronteremo anche con loro – mi dice Andrea Iacomini in un collegamento Zoom – perché la situazione è drammatica”. Nascere in Afghanistan non è un problema di oggi, la povertà è estrema; manca tutto, dal cibo a tutto il resto, e l’Afghanistan resta uno dei due Paesi sulla terra dove la poliomielite è endemica”.

 

Sui bambini nemmeno la coalizione ha potuto fare più di tanto.

Le scene strazianti dei genitori che, fuori dall’aeroporto di Kabul, cercano di consegnare i loro bambini ai militari perché li portino via dice molto sulla paura di questi giorni dopo vent’anni di tregua relativa; per loro il futuro si prospetta come armi in braccio già a dieci anni, esclusione dallo studio, umiliazioni fisiche e psichiche. Nemmeno le forze della coalizione, a differenza di altre aree geografiche dove sono intervenute, hanno potuto fare più di tanto. “In Kosovo – dice ancora Giacomini – le forze di interposizione avevano avuto la possibilità di mescolarsi con la popolazione, trasmettere altri valori; in Afghanistan, in tutti questi anni, si sono dovute sostanzialmente ritirare dentro i compound per ragioni di sicurezza.

 

I corridoi umanitari non restino solo uno schermo per i politici

Gli Afghani in fuga sono 400mila e i ‘corridoi umanitari’, per quanto siano iniziative lodevoli, non bastano.  I profughi non busseranno solo alle porte dei Paesi limitrofi, molti raggiungeranno l’Europa, via mare o via terra, e noi, europei e italiani, abbiamo bisogno di predisporre un piano concreto per non farci trovare ancora una volta impreparati. Mettere pubblicamente a disposizione, da parte degli enti locali, le proprie strutture per poi pensare a altro, serve più che altro a lavarsi la coscienza.

 

Monitoreremo che i riflettori questa volta non si spengano

“A ottobre si vota. Noi monitoreremo che ai comunicati stampa di oggi seguano i fatti, che i riflettori restino accesi” promette Andrea Iacomini , per concludere questa intervista che vi invito a vedere. E per quanto mi riguarda gli darò sicuramente una mano.

 

L’Intervista

 

Unicef Italia

https://www.unicef.it/

 

Andrea Iacomini

https://www.unicef.it/media/andrea-iacomini/