Alicudi invasa dalle capre. Il sindaco le regala.

Alicudi invasa dalle capre. Il sindaco le regala.

Delle capre di Alicudi avevate già sentito parlare? Oggi è il Guardian, da Londra, a raccontarci di come “L’isola italiana invasa dalle capre si offra di regalarla”.

Basta che le andiate a prendere vi fanno meno storie di quando andate a chiedere un trovatello  al canile; vi mettono il guinzaglio in mano e via andare.

Scherzi a parte, succede che la minuscola isola dell’arcipelago siciliano delle Eolie è letteralmente invasa dalle capre. Letteralmente. Ne hanno sei volte quanti sono gli iscritti all’anagrafe. Il loro numero si è moltiplicato talmente in fretta che ora non si accontentato più di rimanere in bilico sulle loro rocce a belare. Ora mangiano il  verde, rovinano i campi coltivati e scendono in paese a branchi con le difficoltà per turisti e residenti che si possono immaginare.

Non vogliamo nemmeno prendere in considerazione di abbatterle – ha detto il sindaco Riccardo Gullo – ma venitevele a prendere. Per chiederle c’è tempo fino al dieci aprile e dice che alcuni allevatori si sono già messi in contatto anche perché la ricotta che si ricava dal loro latte è molto pregiata. Certo prima saranno da catturare e c’è chi pensa di prelevarle dalle loro postazioni una a una, con gli elicotteri. E poi, ultimo ma non da ultimo,  saranno da addomesticare.

Narra la leggenda, diciamo, che le capre furono portate per la prima volta sull’isola una ventina di anni fa da qualcuno che intendeva allevarle. Poi l’impresa fallì e i ruminanti vennero abbandonati al loro destino.

 

 

 

E ora il sommario delle altre notizie dall’estero raccolte nel podcast di oggi.

Italiani gran brava gente. Ce lo ricordano tante testate della stampa estera dopo la scoperta, da parte della Procura Europea, della maxi frode, diretta da raffinatissime menti italiane, sui fondi del Recovery Fund.

Seicento milioni di euro sequestrati a 22 italiani” come riporta, con un grande titolo, niente meno che il Financial Times.

E, passando alla politica,  se c’è una notizia  italiana presa molto più seriamente all’estero di quanto lo sia stata in Italia quella è certamente il voto di sfiducia a Salvini. Ne scrivono veramente in tanti come, se assieme a quello contro la Santanchè, avesse realmente meno in pericolo questo governo che e ne è liberato come si farebbe con una scrollata di forfora sulle spalle.

Eppure l’autorevole Barron’s, settimanale e sito del Wall Street Journal, titola “Salvini batte il voto di sfiducia in Parlamento sui legami con la Russia”. E titoli analoghi li trovo sulla Neue Zurcher Zeitung di Zurigo e Pagina 12 dall’Argentina.

E all’estero si parla, si parla, si continua a scrivere di “C’è ancora domani”. Se ne parla e se ne scrive innanzitutto perché l’inaspettato campione di incassi di tutti i tempi ora sbarca in Germania e per questo ne scrivono le maggiori testate tedesche, dalla Frankfurter Allgemeine Zeitung, a TagesSchau alla Stuttgarten Nachrichten che annuncia “Ecco il film più visto in Italia nel 2023

E poi Hollywood Reporter che titola  “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi guida le nomination ai Premi Donatello”.

E tornando, dopo Alicudi, aipiccoli sindaci, lo spagnolo El Pais racconta “dell’eccentrico villaggio italiano dove le banconote raffigurano il volto di Maradona

La stele di legno intitolata a Fidel Castro sul Colle del Lys, in Val di Susa, continua a far discutere. El diario de Cuba riferisce che “Attivisti cubani raccolgono firme in Italia per rimuoverla

Ristoranti a chiudere. Travel Leisure, dagli Stati Uniti, illustra ai suoi lettori che programmano un viaggio in Italiana, “I dieci tipi di ristoranti che si trovano nella penisola”. Una guida utile, per chi non conosca le nostre tradizioni, per orientarsi nel mangiare.

Buon ascolto dell’episodio odierno. C’è qualcosa da scoprire, in quest’ultimo servizio annunciato, anche per noi.