Alzheimer. Dall’Italia una speranza di cura.

Alzheimer. Dall’Italia una speranza di cura.

Primi riscontri, all’EBRI, degli studi sulla proteina per contrastare l’Alzheimer. Parla la neoupsicologa Elena Fiori.

 

La proteina della speranza

Una proteina per ringiovanire il cervello. La hanno individuata gli scienziati dell’EBRI, l’European Brain Research Institute fondato a Roma da Rita Levi Montalcini. C’è ancora molta strada da da fare – mette le mani avanti il team diretto da Giovanni Meli e Antonino Cattaneo – ma l’ipotesi che presto la prima cura per l’Alzheimer porterà la firma italiana è di giorno in giorno più concreta.

Italia, ottavo Paese più colpito al mondo

Nonostante l’Italia sia l’ottavo Paese al mondo tra i più colpiti da demenza e Alzheimer, la ricerca prosegue con timidezza. I fondi pubblici scarseggiano, soffocati da troppa burocrazia, e la ricerca privata sembra non avere i riscontri nei tempi utili a rientrare degli investimenti.

L’intervista

Elena Fiori, PhD in neuroscienze del comportamento a specializzazione psicobiologica, si è aggiudicata la Borsa di Studio bandita da EBRI con i fondi messi a disposizione dalla Croce Blu di Carpi nel 2020 e oggi è in prima linea nella ricerca. A lei chiedo lo stato dell’arte della ricerca, come sia possibile accelerare la diagnosi di una malattia del cervello che dà i primi sintomi quando è già tardi, quanto sia lecito pensare di potere revertire, se non curare, un male che oggi, in Italia, affligge 600mila famiglie.

 

Per ascoltare l’intervista cliccare sul video sottostante.

 

 

EBRI, il sito

https://www.ebri.it/

Croce Blu Carpi, il sito

https://www.croceblucarpi.org/

Elena Fiori, il curriculum

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