Assuefatti alle destre al potere

Assuefatti alle destre al potere

Giorgia Meloni sta cambiando l’Italia. Ora ha l’UE nel mirino”. Piaccia o no, prima o poi con Giorgia Meloni i conti li dovranno fare tutti e anche un quotidiano autorevole, e extraeuropeo, come la Neue Zurcher Zeitung non può che prendere sul serio la nuova leader della destra continentale.

Del resto, come scrive la redazione svizzera, l’Italia non da oggi è un laboratorio politico mondiale. Da Mussolini che ‘inventò’ il fascismo e diede il via a tutti i suoi derivati, a Berlusconi che, a tutti gli effetti, aprì la strada a Donald Trump: stessa ricchezza, stessa disinvoltura, stesso populismo, stesso appeal. Ed ora c’è lei pronta a elevarsi a leader delle destre del vecchio continente. L’indice di gradimento è costantemente elevato e, salvo colpi di scena, a oggi imprevedibili, la prima ministra italiana sarà la grande vincitrice delle prossime elezioni per il Parlamento Europeo.

Cartina di tornasole l’attivismo dell’attuale presidente della Commissione Europea, Ursula Von Der Leyen, che, preoccupata per la propria rielezione, cerca attivamente il sostegno della premier italiana. Non ricordiamo un capo della commissione in visita in Italia tanto spesso come ultimamente ha fatto lei – commenta la Neue Zurcker.

Giorgia Meloni ha raggiunto ciò che i politici di destra degli altri Paesi finora non sono riusciti a fare nonostante le intenzioni: stabilirsi al centro del potere, formare un governo stabile, e modellare le istituzioni a proprio vantaggio. Intelligentemente, e a differenza dell’ungherese Orban cui spesso è stata accostata, Meloni ha evitato critiche dure all’Europa e alla Nato; è rimasta saldamente ancorata alla famiglia europeo-atlantica. Cosa che, alla fine, le è stata riconosciuta anche dall’ostico presidente francese Macron.

Fratelli d’Italia è oggi probabilmente l’unico partito europeo di estrema destra ad avere assunto una posizione generalmente costruttiva verso l’Unione. Del resto nessun altro dipende come noi dal sostegno di Bruxelles e dalla sua clemenza quando si tratta del problema dell’orrendo debito nazionale. L’amicizia che l’Italia sta dimostrando verso l’UE è, obiettivamente, nel miglior interesse dell’Italia. E non ci sono solo motivazioni economiche. Roma da sola non risolverebbe in pressante problema migratorio. Basti provare a immaginare che cosa sarebbe di noi che, comunque, rimarremmo in prima linea negli sbarchi.

 

Questo si scrive di noi oggi all’estero su un tema che viene ripreso anche dall’olandese De Volkskrant che titola “Dopo il polverone su Orbàn in Ungheria e Meloni in Italia c’è silenzio. L’Europa sta abituandosi all’estrema destra al potere?”

Tornando alle questioni politiche e economiche squisitamente italiane, al Financial Times non è sfuggito lo sciopero dei tassisti dell’altro ieri con, come da titolo, “la pressione che aumenta sul governo di Roma.

Molta stampa estera da ieri sta rilanciando la notizia dell’importante azione di polizia italiana contro il terrorismo turco. Diciotto persone che con base in Italia, da remoto diciamo, stavano organizzando attentati a Istanbul e a Berlino. E tra loro c’è anche il super ricercato Boris Boyun.

Prendiamo per questo podcast  Dunya News, canale satellitare da Lahore che titola “Boris Boyun catturato in Italia. Era ricercato con codice rosso. Ecco chi è Boyun

La Dolce Vita torna a Roma, Sono numerosi i quotidiani francesi che hanno commentato l’ultima performance di Gerard Depardieu il quale, proprio come negli anni sessanta, ha preso a cazzotti il re dei paparazzi in persona, proprio Barillari, che lo aveva fotografato in via Veneto in compagnia di una giovane donna.

E chiudiamo come spesso faccio parlando di cibo con un servizio che Huffington Post dedica ai “Sette piatti ‘italiani’ che in Italia nessuno ordina

Buon ascolto, buon divertimento e… a domani