Auto elettriche. Stellantis costruirà quelle cinesi a Mirafiori.

Auto elettriche. Stellantis costruirà quelle cinesi a Mirafiori.

 

Di fronte a un governo, e a un ministro Urso, che nei giorni del confronto duro minacciava Stellantis di aprire le porte a un altro produttore, Stellantis risponde con la “mossa del cavallo”: le auto cinesi, le Leapmotor, le produrremo noi nello stabilimento di Mirafiori.

Si prospettano 150mila auto elettriche l’anno a basso costo. Un’auto molto simile a una Panda che potrebbe essere sul mercato per 20mila euro.

Ne scrivono in queste ultime ore numerose testate automobilistiche europee. Il titolo del tedesco Elektroauto, giusto per prenderne una, è “Stellantis costruirà presto auto elettriche cinesi in Italia”. I concessionari Stellantis europei assumeranno anche le attività di vendita con l’inizio della produzione previsto per il 2026.

Lo stabilimento di Mirafiori – scrive Elektroauto – è una delle fabbriche automobilistiche più antiche d’Europa e un tempo era uno dei più grandi impianti, noto anche per la produzione di modelli iconici come la Fiat 600 e la Fiat 500. Oggi lì sono costruiti i modelli Maserati e le Fiat 500 e 600 elettro. E con la soluzione cinese Stellantis potrebbe essere in grado di mantenere l’impegno di aumentare la produzione di auto in Italia fino a un milione di unità entro la fine del decennio.

Leapmotor è un’azienda cinese molto giovane. Fondata nel 2015 solo per lo sviluppo dei microprocessori indispensabili all’intelligenza artificiale, ha ampliato all’automotive con un primo modello coupé uscito nel 2019. Oggi produce tre modelli (una city car, una berlina e un Suv) già commercializzati, fuori dalla Cina, in Francia e in Israele.

Stellantis è entrata a fine 2023 investendo un miliardo e mezzo di euro per acquisirne un venti per cento e diventare così uno dei maggiori azionisti. E l’accordo prevede anche la costituzione di Leapmotor International dove Stellantis avrà i diritti esclusivi per l’esportazione e la vendita, nonché la fabbricazione dei veicoli al di fuori della Cina”

Chiaramente produrre le auto elettriche in Italia aiuterebbe il produttore cinese e evitare eventuali tariffe punitive.

 

 

E per rimanere su territori industriali, se al Nord ci sono i dolori, per dire, di Mirafiori al Sud abbiamo Taranto con l’ex Ilva. Qui è uno degli storici quotidiani lussemburghesi, il Luxemburg Wort che titola “Il conflitto tra ArcelorMittal e Roma è al culmine”. Arcelor Mittal è il gruppo lussemburghese entrato alle acciaierie italiane nel 2017 che oggi si rifiuta di investire ulteriormente lì.

Monfalcone e la sua sindaca, Anna Maria Cisnit, sempre più protagonisti sulla stampa internazionale per il braccio di ferro, sempre più aspro, con i suoi cittadini di origine bengalese. Ne abbiamo parlato spesso, negli anni, anche noi di Ristretto Italiano. Ora ne scrive anche dall’Iran IQNA, la più grande agenzia di stampa coranica. Titolo “Il culto è stato vietato al Centro Culturale Musulmano di Dar Es Salaam in Italia”

“Cinema: i mitici studi italiani di Cinecittà tornano al successo”. Per noi non è propria una novità dell’ultima ora, il trend è cominciato già da un paio di anni, ma ora cominciano a rendersene conto anche all’estero. Come testimonia questo servizio di FranceInfo.

“Dieci posti convenienti in cui andare in pensione in Italia per cittadini statunitensi” . Li elenca la rivista americana Travel. Capito? Noi andiamo a fare i signori con le nostre pensioni in Bulgaria e in Tunisia – anche in Portogallo e alle Canarie – e i pensionati a stelle e strisce scelgono noi. Qui la vita non è particolarmente cara, soprattutto per loro, e finalmente possono godere di tutto il bello che c’è, a cominciare dalla nostra vita lenta.

Un servizio che vi consigliamo di ascoltare, questo, come tutti gli altri recensiti nel Ristretto Italiano di oggi. Buon ascolto e a domani