CARDINAZZI (PD). SONO NATIVO DEMOCRATICO. LAVORERÒ PER UNA CASA DELLE CULTURE.

CARDINAZZI (PD). SONO NATIVO DEMOCRATICO. LAVORERÒ PER UNA CASA DELLE CULTURE.

Ex scout, il più giovane candidato della lista PD, Matteo Cardinazzi, si definisce “nativo democratico”. Quando lui cominciò a fare politica comunisti e democristiani non c’erano più.

 

Matteo Cardinazzi, il candidato più giovane della lista principale del sindaco uscente, quella del PD, ha 22 anni, è segretario provinciale modenese dei giovani democratici, diplomato ragioniere col massimo dei voti, è studente di Studi Giuridici d’Impresa. Abbiamo fatto una chiacchierata.

D – Matteo, uno dei pochissimi candidati giovani del PD carpigiano, in una lista in cui l’età media è decisamente alta. Non ti senti un poco pesce fuor d’acqua?

R – Non mi sento assolutamente un pesce fuor d’acqua. Anzi. Sono convinto sia necessario riuscire a raccontare, vedere e amministrare la propria città da un punto di vista più nuovo, innovativo e fresco. Inoltre, sono convinto che la nostra generazione abbia il bisogno di farsi sentire, di essere parte attiva e di raccontare la sua visione di società.

D – Da segretario provinciale avevi magari proposto di lasciare il posto in consiglio a qualche altro giovane ancora senza cariche di rilievo?

R – I Giovani Democratici di Carpi sono una realtà politica anagraficamente molto giovane. Si è pensato al mio nome poiché milito nel PD da più tempo e dunque ho maggiore esperienza politica. L’intero gruppo ha deciso di sostenermi in questa esperienza. Il mio slogan è #FacciamoSquadra proprio perché voglio sottolineare che non sono solo, ma ho un grande gruppo al mio fianco pronto a correre con me.

D – Sei un ex scout. Come ti trovi tra tanti ex comunisti?

R – Io sono nativo democratico, non ho mai fatto distinzioni di nessun tipo e, avendo ventidue anni, non trovo nemmeno il motivo per farne. La mia esperienza scout mi ha sicuramente molto aiutato nel saper creare gruppo e nel sapere ascoltare i bisogni dei miei concittadini e dei miei coetanei.

D – Ora il compito di portare avanti le politiche giovanili in consiglio sarà tuo. Che cosa hai in mente? Come valuti ciò che la giunta Bellelli ha fatto negli ultimi cinque anni?

R – Credo che l’amministrazione uscente sia riuscita a tracciare il percorso per l’imminente futuro ma, come per ogni cosa, sarà possibile fare di più. Se verrò eletto mi occuperò in prima persona delle politiche giovanili, culturali e legate all’associazionismo, oltre al tema ambientale. Sarò promotore di un reale e concreto dibattito intergenerazionale. Mi impegnerò affinché vi sia un’estensione oraria dell’apertura della Biblioteca Loria, in aggiunta ad un possibile ampliamento degli spazi da poter utilizzare per motivi di studio. Inoltre ho intenzione di promuovere un progetto per la creazione di una Casa delle Culture.