03 Mag CARPI. A. AGNOLETTO (PD): LA SITUAZIONE MIGRANTI E’ DAVVERO CRITICA.
61 anni, 25 dei quali a coordinare i servizi sociali del Comune di Carpi, da poco pensionata, Arianna Agnoletto si rimette in gioco correndo per il consiglio comunale. Ecco i suoi progetti in caso di elezione.
Arianna me la ricordavo come artista a tutto tondo: musicista, cantante, scrittrice, lettrice, attrice, ragione per la quale, quest’ultima, la incontrai nel Granisel di Guerzoni. Donna che è riuscita perfettamente a coniugare la sua arte con le cose drammaticamente più terrene dei servizi sociali che ha coordinato per cinque lustri. Le chiedo che cosa le sia rimasto di questa esperienza da portare in consiglio.
“Non c’è nulla che non porterei; ho imparato tanto ascoltando le persone, le necessità, i loro problemi. Porterei sicuramente con me la consapevolezza della difficoltà del vivere quotidiano per molte famiglie, il senso di realtà, il bisogno di ascoltare ed essere ascoltati e la voglia di esserci per contribuire ad affrontare i grandi temi sui quali ho tanto lavorato e che fanno parte della mia esperienza che possiamo definire emergenze: la casa, la povertà, la coesione e l’inclusione sociale.”
Un’anima libera come lei, una donna che dedica tempo alla meditazione, all’arte, come potrà trovarsi nel mondo molto terreno della politica?
“Un’anima libera – risponde Arianna – è aperta a tutti i mondi, quello terreno è indispensabile e funzionale a quello creativo, la politica è indispensabile ai tanti mondi terreni e pubblici. Io penso che la creatività sia di grande aiuto in tutti i mondi e ambiti e soprattutto in politica dove ‘avere delle idee’ è fondamentale. Mi troverò bene, ne sono certa.”
E le capitasse l’occasione di mettersi alla prova come assessore?
“Ci sono dei tempi da rispettare come in ogni cosa che si affronta per la prima volta, non mi sentirei ancora pronta. Mi piace molto il ruolo del “consigliere”, ci vedo analisi, studio, pensiero. Per dare consigli bisogna esser preparati bene, è un ruolo molto impegnativo e interessante, ma soprattutto di grande responsabilità.”
Ora che non è più dipendente ce lo può dire: che cosa non le è piaciuto della consiliatura che si conclude?
“Non sono cambiata da quando ero dipendente – risponde con dolce puntiglio – io sono sempre prima di tutto Arianna, una persona, non mi sono mai sentita nel ruolo del dipendente. Negli anni che ho trascorso a fianco degli amministratori uscenti, sono stati affrontati tanti temi importanti e in condizioni molto difficili.”
“E’ stato fatto tanto sulla fragilità – aggiunge – da quella economica a quella sociale e sanitaria introducendo e sperimentando nuovi sistemi di aiuto, di contribuzione e di regolamentazione. Ora bisogna ascoltare le nuove generazioni, dare spazio alla loro voglia e necessità di “esserci”.
A che cosa si deve preparare Carpi di fronte alle nuove ondate di migranti? Quali sono i problemi più evidenti che gli immigrati portano con sé e in città?
“Carpi ha da sempre accolto migranti, ora la situazione è davvero critica, sul come sarà o non sarà possibile accoglierli. Gli immigrati si portano dietro la loro tragedia e la loro speranza. I loro problemi sono molto “terreni” e sempre legati alla soluzione delle prime necessità, alla casa e al lavoro.”