07 Feb CARPI. PIOVE FANGO SULLA CITTÀ.
Ricostruita a tempi di record dopo il sisma del 2012, Carpi affronta oggi un nuovo terremoto politici dagli esiti imprevedibili.
Che a Carpi tirasse un’aria malsana lo si avvertiva da tempo. Io stesso, nei quaranta giorni trascorsi di recente “al paese” ho dovuto aprire l’ombrello.
Leggo ora dal sito del Comune che Alberto Bellelli, il sindaco, ha revocato le deleghe al suo vice, Simone Morelli, dopo le voci di stampa che lo vorrebbero mandante di un dossier diffamatorio secondo il quale il primo cittadino avrebbe comprato una casa per i suoi genitori concedendo vantaggi pubblici al venditore. Un po’ Fini e un po’ Scajola, non fosse che i Carabinieri hanno smentito le accuse ancora prima che fossero di pubblico dominio.
Conosco e stimo sia Alberto sia Simone. Che fra i due i rapporti fossero tesi a Carpi non è un segreto. Ma dalla competizione politica e elettorale, che è fisiologica, alla creazione dei dossier avvelenati ce ne passa.
Triste prevedere che, nonostante le tante cose fatte bene nei difficili anni del dopoterremoto, alla fine tra i due litiganti goda un terzo che ancora nessuno sa chi sarà. Ma che indubbiamente spunterà.
Difficile sapere che cosa faranno gli elettori in una terra dove la Lega da qualche tempo fa man bassa di voti, ma in una città dove, a oggi, il partito di Salvini non ha un solo nome in campo.