Chico è tornato. Quanto entusiamo, cara Giorgia!

Chico è tornato. Quanto entusiamo, cara Giorgia!

“L’Italiana Meloni suscita sconcerto salutando a braccia aperte l’assassino condannato”. La polemica che ha accompagnato il rientro di Chico Forti in Italia trova eco anche a Bruxelles dove, con questo titolo, è stata ripresa da Politico.

La questione la sapete. Dopo un quarto di secolo di carcere negli Stati Uniti l’Italiano Chico Forti ha avuto il permesso di scontare il resto della pena in Italia. Fu condannato all’ergastolo in Florida nel 2000 per l’omicidio di un albergatore anche se lui non ha mai ammesso la propria responsabilità per la morte di Dale Pike.

Il caso Forti è tornato ripetutamente alla ribalta, negli anni successivi, anche in seguito a un movimento di opinione di persone che credono nella sua innocenza; le incongruenze del processo sono apparse evidenti a molti. Resta il fatto, però, che le sentenze vanno rispettate e che in questo caso arriva da un Paese democratico come gli Stati Uniti e non certo da un cosiddetto stato canaglia o da un regime illiberale.

Molti dei governi che si sono succeduti in questi venticinque anni hanno esercitato pressioni diplomatiche, ma solo negli ultimi mesi il governo in carica è riuscito a fare goal: “Rispetteremo la vostra sentenza ma permetteteci di carcerarlo in un penitenziario italiano”. Anche per questioni umanitarie visto che l’anziana madre non l’ha più visto da allora.

Detto questo, e dopo gli scontati applausi a Meloni e Tajani, a molti osservatori è apparso sopra le righe che la premier in persona sia andata ad accoglierlo al suo arrivo all’aeroporto militare di Pratica di Mare. Ci mancava solo il tappeto rosso – mette nel sottotitolo l’autorevole rivista americana. La foto della Meloni che sorride calorosamente accogliendo un condannato per omicidio a mani giunte è troppo.

Capiamo la legittima soddisfazione per un’operazione diplomatica andata a buon fine – conclude l’articolo – ma è impossibile non vedere un’operazione propagandistica nell’accogliere, in pompa magna, un assassino – e nemmeno politico – fino a prova contraria.

 

Sempre dagli Stati Uniti. Ora è Barron’s a tornare sul tema delle navi umanitarie. Titolo: “I soccorritori dei migranti si oppongono alla repressione dell’Italia”

Nuovo articolo nuova polemica pre elettorale. Qui è France Info che si occupa dell’aumento della povertà a Napoli dopo l’abolizione del reddito di cittadinanza.

Titolo: “In Italia la fine del reddito di cittadinanza voluta dall’estrema destra fa temere un aumento della povertà”.

Altro giro, altro tema di discussione tutto italiano che trova risonanza internazionale. Ne parlavamo anche ieri: l’Italia è tra i pochi Paesi dell’Unione, peraltro tutti dell’Europa dell’Est, che non ha firmato la dichiarazione europea sulla promozione delle politiche a favore delle comunità LGBT. Dall’Austria – paese che ha firmato – il sito OE24 titola “Diritti LGBTIQ: l’Italia infuria contro la UE”.

Chiudiamo con i laghi segreti italiani che la maggior parte dei turisti non conosce. Li suggerisce un articolo della canadese CTV News. Non solo città affollatissime, spiagge piene all’inverosimile non solo lago di Garda o Lago Maggiore. L’Italia ha dozzine di piccoli laghi nascosti che offrono paesaggi superbi, sconosciuti al turismo di massa e ancora oggi appannaggio delle sole popolazioni locali che se ne servono per i pic mic della domenica.

Scopriteli anche voi insieme a noi aascoltando l’episodio odierno di Ristretto Italiano