29 Mag Ci mandano tutti alla sanità privata
“In Italia la sanità pubblica sta affondando. I ricchi saltano la fila”. Se ne sono accorti anche in Spagna, come sembra da questo titolo della rivista El Salto che scrive come il disinvestimento nella sanità degli ultimi anni ha portato alla carenza di operatori sanitari e alla proliferazione di servizi privati, compresi i pronto soccorso, dove le persone pagano per evitare le lunghe attese.
In Italia bisogna ormai aspettare anche più di un anno per ottenere una visita specialistica in un panorama dove le file ai pronto soccorso arrivano fino a tre ore per i casi urgenti e otto per la normale amministrazione, e dove in molte città e quartieri mancano anche i medici di famiglia. E ormai è evidente che nemmeno il caos del 2020, col disastro del Covid, ha insegnato nulla. Anzi: se nel 2020 i posti letto erano solo 258mila, nel 2022 erano ulteriormente scesi a 225.500, circa centomila in meno. L’Italia nella classifica europea dei posti letto è in 22esima posizione con una media di 314 ogni centomila abitanti, contro una media europea di 550. E questo solo per quanto riguarda i ricoveri ordinari. Non va meglio con le terapie intensive dove noi ne abbiamo 9 ogni centomila abitanti contro i 30 della Germania e i 20 della Francia. E cala il numero degli ospedali: in dieci anni ne hanno chiusi quasi cento.
Ancora: 12 regioni su 20 non garantiscono il minimo dei livelli essenziali di assistenza. Nella sola Campania negli ultimi vent’anni gli ospedali sono scesi da 55 a 46 mentre le cliniche private accreditate sono salite da 61 a 73. Poco da aggiungere no?
La rivista spagnola passa poi a parlare della situazione dei medici con i salari più bassi d’Europa e con ritmi e carichi di lavoro insostenibile. All’Università entrano a numero chiuso e quando escono se ne vanno a lavorare all’estero, o nel privato, a migliaia: 11mila nel solo triennio tra il 2019 e il 2022. Tutti i governi, tutti senza nessuna differenza, hanno continuato a tagliare la spesa sanitaria pubblica che quest’anno rappresenta il 6,4 per cento del pil e continuerà a scendere. Per questo gli italiani, che già nel solo 2022 hanno dato 41 miliardi di euro di tasse al comparto sanitario, se vogliono essere curati in tempi ragionevoli devono rivolgersi al privato. E sborsare altro denaro. O rinunciare a curarsi. Cosa che avviene sempre più spesso.
Ultimo ma non da ultimo i pronto soccorso con l’esplosione, anche di, di quelli privati per non dover aspettare tre ore anche con un codice giallo. Pronto soccorso che sono oberati in quanto tra i tanti codici bianchi e verdi migliaia di casi potrebbero essere risolti negli ambulatori del medico di base.
E ora Meloni, Meloni, Meloni. E’ di nuovo il momento suo. In attesa dell’incoronazione europea.
Qualcuno, non i tanti, in verità, ma molti giornali turchi sì, si sofferma sulla gag di Caivano con lei che dà la mano al governatore De Luca presentandosi come “quella stronza della Meloni”. Si divertono, i turchi. Si divertono…
Molte altre testate, invece, continuano a commentare la grande trasformazione della nostra leader da battagliera anti establishment a statista che a Bruxelles si muove come se fosse nel suo acquario.
Addirittura dal Giappone, il Japan Times, titola “Una volta ostracizzata, l’italiana Meloni è ora al centro della scena europea”
Di Meloni, anche se per altre ragioni, scrive anche Haaretz, il giornale dei progressisti israeliani, che in un approfondimento si chiede se “Netaniahu stia perdendo un alleato chiave della destra italiana della Meloni”
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Enrico Forti, detto Chico. Oggi ne scrive anche un giornale statunitense, il Miami Herald, benché la sua vicenda, di cui si è molto perlato negli anni qui in Italia, sia da sempre sostanzialmente stata ignorata in USA. ”Il regista italiano è stato condannato all’ergastolo per omicidio a Miami – scrive l’Herald nel titolo – Ora è in Italia per finire il mandato”
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Italia alla Fiera del Libro di Francoforte, chi c’è e chi non c’è. Un’altra polemica che monta, in Italia, per il non invito a Saviano, da parte Italiana, a far parte della delegazione ufficiale. Quest’anno l’Italia sarà ospite d’onorare.
Della Buchmesse dalla Germania scrivono già in tanti, si tratta di un evento clou della cultura europea. E Hesseschau, come alcune altre testate, precisa che anche se non nella delegazione ufficiale Roberto Saviano a Francoforte a ottobre ci sarà in quanto invitato dall’editore tedesco.
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Per concludere. Una notizia di cronachetta spicciola comunque finita su parecchi quotidiani internazionali è quella della madre che ha abbandonato la figlia sul ciglio del Grande Raccordo Anulare di Roma perché questa, sedici anni, aveva preso un gruppo voto in latino.
Anzichè prendersela con l’insegnante, come tutti… Buon ascolto. E a domani