26 Nov Clima. La terra sopravviverà. Noi non è detto.
Clima. Parla Silvia Frisia, geologa, professore ordinario all’Università australiana di Newcastle. Nelle grotte trova il più grande archivio dati al mondo sull’evoluzione del nostro pianeta.
Milanese di origine, Trentina di adozione, Silvia Frisia ha scelto l’Australia per portare avanti i suoi studi sulla Terra. Dal 2007 insegna alla Scuola di Scienze Biologiche e Ambientali dell’Università di Newcastle, vicino a Sidney, in Australia. Il clima e i suoi cambiamenti sono tra i suoi principali campi di studio.
“Nelle grotte, un ambiente molto conservativo – mi dice la professoressa Frisia – il mio archivio sono i cristalli. Qui, attraverso i sedimenti lasciati dall’acqua possiamo dedurre la concentrazione dei gas serra nei vari periodi e, sotto questo primo, posso dire che gli ultimi cento anni spiccano. La concentrazione è arrivata oggi a picchi mai registrati in milioni di anni”.
La Terra senza noi può sopravvivere.
“Il genere umano – continua – si è espanso fino a occupare tutte le nicchie ecologiche di questo pianeta e senza alcuna ambiguità il periodo che stiamo attraversando rappresenta per il clima un’anomalia. E questo è un problema nostro. Se io fossi la Terra alla fine me ne fregherei del genere umano. La vita troverà altre forme. Tutto dipende solo da quanto noi siamo interessati a continuare a far parte del patrimonio biologico del pianeta”.
Le chiedo se l’attuale fase di fusione dei ghiacciai possa essere reversibile. “Fino ad ora lo è stato – risponde la professoressa – Lungo i ‘nostri’ due milioni e settecentomila anni le variazioni di temperatura sono dipese da specifici parametri orbitali. 120mila anni fa parte dell’Antartide cominciò a fondersi e poi si tornò al periodo glaciale. Ma ci vollero 150mila anni. Oggi non sappiamo che cosa succederà. Non è detto che continuando a emettere gas serra si possa tornare agli equilibri degli ultimi tre milioni di anni”.
Siamo il tumore della Terra
“Gli atolli del Pacifico, che io frequento per i miei studi, stanno andando sott’acqua. L’Australia sta bruciando, non piove più. L’Italia è flagellata da inondazioni. Abbiamo saccheggiato il territorio. Come si dice da noi ‘gli occhi tengono più della pancia’, prendiamo più di ciò che ci occorre. Per il clima, e non solo, noi siamo come le cellule tumorali: proliferiamo nel corpo che ci ospita fino a ucciderlo ma a morire saremo noi”
Ascolta, cliccando sul link sottostante, l’intervista integrale alla professoressa Frisia.