Dall’operetta a Strehler. Milly, diva italiana del XX secolo.

Dall’operetta a Strehler. Milly, diva italiana del XX secolo.

Conversazione con Eduardo Paola, il maggior biografo di Milly. La diva degli anni 30, la donna chiacchierata per la liason con l’erede al trono, l’italiana che sorprese Manhattan negli anni della guerra.

 

Napoletano di origine, ora in Francia, Eduardo Paola giunge con grande successo alla seconda edizione della biografia di Milly. Scritto assieme a  Giovanna Castellano. “Milly, la vita e la carriera di Carla Mignone” (ed.Nuova Edizione) è stato recentemente presentato sia al Piccolo Teatro di Milano, sia al Club Tenco di Sanremo. Rispetto alla prima edizione del 2015 è arricchito di annotazioni e fotografie.

 

Nata in povertà

Star di prima grandezza durante i primi anni trenta, Carla Mignone era nata in condizioni di estrema povertà al punto che, assieme ai fratelli, per lei ci fu anche il brefotrofio.  La diva charmant entrata in intimità col Principe Umberto, e che trafisse il cuore del giovane Cesare Pavese, aveva cominciato come cassiera in un cinema. Il resto lo fecero il suo talento e la sua bellezza.

 

Il valore della bellezza

Incontrai più volte Milly negli ultimi anni della sua vita, e ricordo di quella volta nel 1977 quando accarezzò il pancione di mia moglie. “Spero che sia sano” disse Gabriella. “Le auguro che sia anche bello” rispose la diva nel suo affettuoso distacco. Del concerto di quel luglio a Carpi, e di un’intervista di qualche anno dopo per Radio Bruno, allego il secondo file audio di questa pagina.

 

L’Italia comincia a stare stretta

Arrivata dove più in alto non poteva, nel cast della primo rappresentazione italiana del Cavallino Bianco, all’età di trent’anni, nel 1935, Milly decise di sfidare la sorte ricominciando da capo. Fino a tutto il 36 ottenne scritture a Parigi e nel 37 salpò per New York dove ebbe un primo contratto. “Se va bene ti teniamo – come racconta nei nell’intervista linkata – altrimenti a casa dopo la prima. Di sicuro c’erano solo il cachet della serata e il rimborso viaggi andata e ritorno”. Milly ritornò in Italia nel 1949 per ricominciare un’altra volta daccapo.

 

Gli anni americani

Del periodo americano poco si sapeva fino all’ostinato lavoro di ricerca di Eduardo Paola. Negli anni 70, quando, dopo Strehler, Milly diventò la musa dell’intellighenzia di sinistra, si sussurrava che l’artista fosse in realtà emigrata, come Brecht, per fuggire al fascismo. Nulla di meno vero, in quanto tra Milly e il regime non c’era alcuna ostilità, e anche perché ora sappiamo che, conquistata una grande popolarità con il nome di Milli Monti, l’artista ebbe una lunga relazione con Louisa Carpenter du Pont, donna stravagante e discendente di una famiglia di ricchi e potenti industriali americani.

 

La rinascita italiana

Tornata in Italia, Milly  trovò un Paese totalmente cambiato. Il nome di Milly era indissolubilmente legato agli anni che gli Italiani si erano messi alle spalle e ricominciare non fu facile. Ci furono tuttavia il cinema impegnato, diretta da Mattioli, Castellani, Lattuada, Patroni Griffi e Bertolucci, e il teatro. Giorgio Strehler la volle nella parte di Jenny nella prima messa in scena dell’Opera da Tre Soldi del dopoguerra. Nelle edizioni successive fu sostituita, non senza disappunto, da Milva.

 

La TV

Quello di Milly con l’ancor giovane televisione italiana non fu certo un grande amore. Scritturata a Studio Uno per riproporre le canzoni anteguerra poco sopportava quel ruolo di cantante d’altri tempi. La televisione fu tuttavia fondamentale per farla conoscere al grande pubblico e per consegnarci tutte le registrazioni che possiamo vedere nel sito curato da Eduardo Paola. E fu proprio questo ritrovato interesse da parte del pubblico che le permise, negli ultimi anni della sua vita, di percorrere l’Italia in lungo e in largo in raffinatissimi concerti per piano e voce. Un teatro spoglio, nessun microfono, lei e un pianista a riproporre le canzoni maliziose del tabarin, le canzoni francesi degli anni 50, le ballate dei cantautori contemporanei.

 

Le interviste

L’intervista che potete ascoltare nel secondo link allegato gliela feci a Carpi nel primissimi giorni di gennaio, poco prima dell’esibizione in un malriscaldato teatro tenda. Andò in onda a Radio Bruno. Le canzoni missate alle parole sono tutte prese dal recital che io stesso registrai, con un piccolo magnetofono a cassetta, al Comunale di Carpi nel luglio del 1977. Prima la conversazione con Eduardo Paola, raggiunto via Skype a Tolone nei giorni scorsi.

 

Conversazione con Eduardo Paola. Clicca sul link audio:

 

 

1980. Frammenti della mia intervista a Milly. Clicca sul link audio:

 

 

Biografia dell’autore:

Eduardo Paola – Chi è

 

I libri di Eduardo Paola:

https://www.mondadoristore.it/libri/Eduardo-Paola/aut02896330/

 

Eduardo Paola. Canale You Tube:

https://www.youtube.com/channel/UCQqCOCc6NSGsSomatleLxwQ