Fake news. Le più insidiose dai talk show. Parla il debunker.

Fake news. Le più insidiose dai talk show. Parla il debunker.

Incontro Michelangelo Coltelli, anima instancabile del sito BUTAC-Bufale Un Tanto Al Chilo. Parliamo della nascita della task force governativa e delle notizie che ci arrivano dalla TV.

A ciò che arriva da internet la maggior parte di noi ha imparato a stare attenta. Addentrandoci nella foresta dei social sappiamo in partenza che il rischio di pestare qualche escremento c’è. Grazie a una nostra accresciuta capacità critica prima di condividere qualche volta ci pensiamo, riconosce Michelangelo Coltelli. Solo qualche volta. Aggiungiamo inoltre che qualcosina, solo qualcosina, hanno fatto anche i gestori delle piattaforme più popolari.

L’ha detto la televisione

Così non è ancora, purtroppo, per la televisione.  Dalla mattina alla sera, su almeno sette canali nazionali considerati autorevoli, o almeno credibili, si susseguono ospiti senza soluzione di continuità. Politici, giornalisti, esperti, artisti dissertano sugli argomenti del giorno, o meglio ‘sulla qualunque’, mandando in onda  leloro verità. Che troppo spesso sono proprio solo le loro. E troppo spesso non vengono contrastate dal conduttore.

Il conduttore lascia passare

Se il conduttore non interrompe, non contraddice, non ci mette nemmeno un ehm, la fake dell’ospite è automaticamente validata. Sono stato conduttore di talk anch’io per una ventina di anni almeno.  Conosco da  vicino questo difficile mestiere che ti vorrebbe enciclopedico. Personalmente ho sempre cercato di documentarmi su ogni argomento che mi accingevo a trattare leggendo opinioni contrapposte e verificando preventivamente dagli esperti del settore ogni volta che le opinioni divergevano. Poi ci sono i politici che, presentati per quello che rappresentano, portano posizioni che sono legittimamente loro. Queste il conduttore non le stoppa ma se è capace lo ferma quando queste opinioni vengono appoggiate su notizie che vere non sono.

Che cosa ci aspettiamo dalla task force.

Un gruppo di esperti, e quelli scelti dal governo lo sono, da oggi si mettono al lavoro per fronteggiare la molteplicità di notizie, sempre contrastanti, troppo spesso non vere, che inondano i nostri salotti in questi giorni di divanamento. Capiremo su che cosa intendono muoversi anche se al momento non capisco come possano essere sbufalate notizie senza necessariamente, proprio per queste replicarle. Meglio sarebbe, forse, farli lavorare sul coordinamento di ciò che esce dalle istituzioni, fare in modo che almeno loro non si contraddicano. E se poi reti, testate, giornalisti e conduttori fossero disponibili a coordinarsi, in un momento come quersto sarebbe un primo passo verso la guarigione. In my humble opinion.

La parola allo ‘sbufalatore’.

Ascolta la conversazione con Michelangelo Coltelli, anima e motore di BUTAC – Bufale un tanto al chilo. Clicca sul link audio.

 

 

Link al sito di Butac:

https://www.butac.it/