15 Gen Gentiloni pronto per il dopo Elly
“Elly attenta: Gentiloni ha detto che lascia Bruxelles e torna a Roma, non ha specificato a fare che cosa”. L’avvertimento è del quotidiano viennese De Standard che dedica un lungo articolo alla segretaria del PD: “Elly Schlein, una volta speranza della sinistra, è sotto pressione“.
Un servizio nel quale dopo avere ricostruito per i suoi lettori austriaci gli indici mesi di segreteria Schlein, dalle primarie del febbraio 2023, sottolinea come ancora oggi, davanti a una Meloni in continua salita, lei ristagni al 19 per cento nei sondaggi e come debba guardarsi anche dal suo compagno di opposizione, Conte, per il quale sembra che l’avversaria da combattere sia lei piuttosto che la Meloni.
Le prossime elezioni europee, che Schlein lo accetti o no, saranno un pinto decisivo per il suo futuro politico e Der Standard conclude avvertendola che, con ogni probabilità, nel futuro di Gentiloni potrebbe esserci proprio la segreteria del Partito Democratico.
E’ il 16 gennaio, ecco il sommario di un nuovo Ristretto Italiano con il suo carico di notizie dall’estero che parlano di noi e del nostro Paese. Chi ascolta abitualmente il nostro podcast lo sa: fuori dai nostri confini ci considerano molto meglio di quanto ci consideriamo noi. A cominciare dalla politica in quanto, Schlein a parte, la nostra premier è guardata con attenzione crescente in quanto, al voto europeo di giugno, proprio lei potrebbe consolidarsi come apri pista di una tendenza verso la destra che sta accendendo tutto il vecchio continente. A meno che la nostra attuale maggioranza non vada a sfaldarsi sotto le tensioni delle forze ad essa interne.
Financial Times, per esempio, da Londra scrive “La Meloni affronta il fuoco amico di Salvini in vista delle elezioni europee”
Fuor di politica, ha destato impressione anche fuori dall’Italia la tristissima storia di Giovanna Pedretti. Dalla Germania Die Presse titola “Proprietaria di una pizzeria trovata morta in Italia dopo polemiche su una recensione on line”.
E un’altra notizia italiana che ha suscitato parecchio scalpore all’estero, tanto che qualche sito e qualche testata ancora ne scrivono, è quella del saluto fascista, da parte di centinaia di persone, alla commemorazione della strage dei militanti missini di 46 anni fa in una sede di partito romana, Acca Larentia.
Sorprende gli osservatori stranieri che il nostro Paese non abbia mai chiuso del tutto i conti con la storia del Ventennio, che una manifestazione nostalgica come quella del saluto romano, vietato per legge, sia ancora sostanzialmente tollerata. Ed è forse proprio per questo che Europapress, da Madrid, sia altrettanto sorpresa che, come da titolo, in Italia ci siano “Tre condannati a sei mesi di carcere per avere fatto il saluto fascista”.
In conclusione El Espanol, da Madrid, dedica un pezzo a “Troppa politica e troppi eventi: i telegiornali italiani perdono sempre più audience”
Che cosa c’è dietro l’emorragia di ascolti della nostra televisione generalista? L’analisi della redazione è interessante, il consiglio è quello di ascoltarne la sintesi nel podcast attraverso il player a fondo pagina.