23 Lug Indiani i caporali che sfruttano gli Indiani nei campi
Lo sfruttamento dei lavoratori indiani in Italia ha tutte le caratteristiche di una nuova schiavitù, scrive la rivista indiana The Wire dopo il calderone scoperchiato dalla atroce morte, un mese fa, dell’operaio agricolo Satnam Singh.
Ed è proprio all’inferno delle vittime del caporalato che Ristretto Italiano dedica oggi la copertina. A un sacrificio non del tutto inutile, quello del giovane morto dissanguato nelle campagne di Latina, se la sua vicenda, e le successive parole durissime della premier alla Camera, sono state in grado di far partire una serie di retate di polizia in tutta Italia. Operazioni che hanno potuto dimostrare come lo sfruttamento degli esseri umani non sia una pratica diffusa solo nel nostro Meridione ma anche in regioni settentrionali come Piemonte, Lombardia e Veneto. Nella sola provincia di Verona sono state individuate 33 posizioni di sfruttamento conclamato colto in flagrante.
La redazione indiana ci racconta che Satnam Singh era nato 31 anni fa, e cresciuto, in un villaggio del Punjab e come molti suoi corregionali era arrivato clandestinamente in Italia due anni fa, grazie alla mediazione di agenti indiani. Perché il primo anello di quello sfruttamento arriva da mercanti di uomini indiani che sulla loro pelle guadagnano centinaia di migliaia di euro contro i 4 all’ora con cui ripagano gli operai sui campi. Sono indiani anche molti dei caporali che lavorano sul nostro territorio, immigrati che hanno fatto fortuna sulla pelle dei loro connazionali dopo averli spinti in circoli viziosi di sfruttamento dai quali è impossibile uscire.
Su cento lavoratori dell’agricoltura in Italia circa tredici sono in nero. Si calcola che gli irregolari siano circa 230mila.
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Cambiando argomento ha fatto scalpore all’estero, e soprattutto in Germania, la sentenza della Cassazione sull’ergastolo al giovane infermiere che uccise la compagna in Sicilia nel 2020. La Welt titola “La Corte annulla la condanna per omicidio s causa del lockdown per la pandemia – Indignazione in Italia”
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Raya en la locura, ai confini della follia: così la rivista americana Latin US (gioco di parole con Latinus) definisce la proposta di legge leghista, fortunatamente ritirata, che pretendeva di multare chi, nei documenti ufficiali, femminilizzasse i titoli professionali.
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“Capri si protegge con un anello d’acciaio contro vip e e turisti di ogni tipo”. Titolo dell’inglese Telegraph a un articolo nel quale si spiega come a protezione della fragilissima costa dell’isola, a cominciare dall’ingresso alla Grotta Azzurra, siano state erette barriere che di fatto bloccano l’avvicinamento degli yacht, e delle imbarcazioni private, oltre un certo limite.
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Infine un ricordo di Fernando Botero nell’articolo dell‘Independent sulla mostra a cielo aperta allestita a Roma in omaggio all’artista colombiano recentemente scomparso
Buon ascolto