
07 Ott Israele. Meloni alla Sinagoga di Roma: L’Italia è con voi.
Molti Paesi, ieri 7 ottobre, hanno ricordato l’inizio della guerra, un anno fra, fra Israele e Hamas e appare abbastanza significativo che dagli Stati Uniti una testata come Barron’s tra le tante cerimonie citi proprio quella romana della nostra presidente del consiglio. Il titolo è “Meloni rende omaggio alle vittime dell’attacco “disumano” del 7 ottobre” e l’articolo ricorda come, tenendo un discorso alla Grande Sinagoga di Roma, la premier abbia detto: “Essere qui non è solo prendere parte a un rituale ma una testimonianza volta a ripristinare la pace in Medio Oriente”.
La reticenza che spesso accompagna queste manifestazioni per la Meloni tradisce un antisemitismo latente e dilagante che deve preoccupare tutti. L’attacco del 7 ottobre 2023, in cui da parte israeliana morirono 1205 persone, per la maggior parte civili, è stato il peggiore nella storia di Israele e ha innescato una guerra devastante a Gaza che da allora si è estesa al Libano. Le vittime a Gaza sfiorano ormai le 42mila unità secondo conteggi ritenuti attendibili anche dalle Nazioni Unite.
Parlando a nome dell’Italia, Meloni ha ribadito il nostro sostegno al diritto legittimo di difendersi da parte di Israele ma solo se in conformità col diritto umanitario internazionale. Per cui, anche per questo, l’Italia non può rimanere insensibile all’enorme tributo di vittime innocenti sul fronte palestinese.
The Times of Israel, da parte sua, non manca di sottolineare come da quando è entrata in carica nel 2022 Meloni non abbia mai mancato di dimostrare il suo forte sostegno alla comunità ebraica nonostante le radici fasciste e antisemite del suo partito.
Intanto da Tel Aviv il tabloid Israel Hayom scrive, senza mezze parole che “In Italia si teme la nuova strage di Monaco e c’è il timore che i giocatori della nazionale israeliana possano essere colpiti”
Il riferimento è alla partita Italia-Israele di lunedì della settimana prossima a Udine. In Friuli le autorità ostentano sicurezza ma il timore manifestato dalla testata in lingua ebraica è che l’incontro sarà l’occasione per una manifestazione violenta pro Palestina. I segnali sono preoccupanti – continua l’articolo – in quanto pochi giorni fa a Milano, in una manifestazione contro Israele, alcuni componenti della comunità ebraica hanno ricevuto gravi minacce.
Scrive ancora l’articolo che sui social network cominciano a circolare inviti a recarsi il 14 a Udine e a forzare l’entrata allo stadio. Il riferimento a Monaco è al massacro del 5 settembre del 1972 durante le Olimpiadi quando il gruppo terroristico Settembre Nero attaccò gli atleti israeliani uccidendo 5 atleti e sei allenatori.
Passando alle altre notizie sul nostro Paese le prossime due sono entrambe pubblicate da Reuters.
Una “L’Italia potrebbe rafforzare la tassa sui servizi digitali” sulla stretta fiscale in arrivo per i colossi del web
L’altra sempre sul fronte dell’economia, è che “Dal 2025 Stellantis inizierà la produzione della nuova Jeep Compass in Italia”
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Per quanto riguarda la politica è passato sostanzialmente sotto silenzio il raduno di Pontida cui hanno partecipato i leader della destra estrema europea; gli amici di Salvini.
Patronlard Duniasi, sito turco di notizie con sede a Istanbul, tra i pochi che ne scrivono, titola “L’estrema destra europea si incontra in Italia e si ripromette di occupare Bruxelles”.
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Sul fronte della cronaca sono parecchi i giornali e i siti che da tutto il mondi ricordano la figura di Sammy Basso, “Il decano di chi soffre di invecchiamento precoce – come titola 20 minutes dalla Francia – è morto all’età di 28 anni”
Un’altra curiosa notizia di cronaca che, se non altro incidentalmente, ci riguarda, è quella dell’anziana signora arrivata senza volerlo all’aeroporto di Pisa. Titola il turco Tgr Haber “Ha cambiato Paese senza biglietto. Il passeggero che ha messo in allerta l’aeroporto”
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Per chiudere il francese Journal des Arts si dedica, come da titolo, “All’annunciato naufragio della prossima mostra sul futurismo in Italia”
Buon ascolto dell’episodio odierno. A domani