07 Lug La melonizzazione dell’Europa continua
In Francia la chiamano “Melonization”, Melonizzazione, ovvero l’adeguamento del voto popolare e delle politiche a che con Giorgia Meloni è già successo in Italia. Apripista come lo furono, ai loro tempi, Mussolini prima e Berlusconi poi.
E’ Politico, alle prese con il risultato elettorale francese e con il difficile gioco della governabilità che si apre ora, a chiedersi, come da titolo, “Che cosa succederebbe se i ferventi esponenti della destra italiana e francese si unissero”.
I ragionamenti che accompagnano la lunga disamine della rivista geopolitica americana li rimandiamo alla lettura dell’articolo integrale che vi abbiamo linkato. Qui, per sommi capi, vi diremo che a questa melonizzazione della Francia Politico ci crede poco in quando le situazioni sono parecchio differenti.
Infatti se probabilmente, come Meloni, la Le Pen avrà una faccia più moderata nel governare rispetto ai proclami della campagna elettorale, la situazione nei due Paesi è parecchio diversa.
A differenza dell’Italia, che finanziariamente dipende moltissimo da ciò che Bruxelles farà o non farà, la Francia ha un’economia più solida, i rapporti di forza con l’Europa avranno un peso diverso in termine di potere contrattuale.
D’altra parte, però, la Le Pen ha davanti tre anni durante i quali, sfruttando anche la faccia giovane, moderata e pulita di Bardella dovrà costruirsi una propria credibilità davanti all’elettorale. Più Meloni che Orban, quindi, anche se a differenza di Meloni che deve barcamentarsi con i propri alleati, la francese potrà avere le mani più libere.
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Parlavamo di melonizzazzione, e il cognome della nostra premier ben si presta ai giochi di parole, anche meno eleganti, dei titolisti di tutto il mondo. Per esempio quello tedesco del TagesSpiegel che, riguardo la manifestazione di protesta per la morte del bracciante indiano Satnam Singh, ha scritto di … La risposta nell’ascolto del podcast.
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Parlavamo di Berlusconi e… come riporta Deutchland Funk, a Silvio Berlusconi verrà intitolato l’aeroporto di Malpensa.
Notizia non certo sfuggita ai nostalgici del Bunga Bunga in tutto il mondo.
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Cronache delle vacanze, ormai è luglio inoltrato: sulla stampa tedesca c’è, naturalmente, molta Italia.
Il Lago di Garda dove, come ricorda AZ- On Line, il norovirus fa strage.
E Watson sempre dalla Germania riferisce dell’Alto Adriatico invaso dal “moccio di mare”.
E se Rimini e Lignano piangono la Sicilia certo non ride se, The Independent, da Londra, titola “L’eruzione dell’Etna causa gravi disagi a 15mila passeggeri con voli cancellati e dirottati”
Non solo Etna, anche Stromboli è tornato in attività, come riporta Le Parisien.
E grande impressione ha destato, su tanta stampa francese, svizzera, tedesca, il dramma della famiglia – prendo il titolo della rete belga RTL – in cui “una signora italiana è morta, davanti alla sua famiglia impietrita, dopo che la funivia trasporta bagagli è partita con la sua giacca impigliata”.
Buon ascolto del podcast e a domani