01 Ott Le nostre libertà che scompaiono poco a poco
“La repressione delle proteste di piazza da parte di Giorgia Meloni solleva preoccupazioni per la crescente repressione in Italia”. E’ con questo titolo che ieri Politico, da Bruxelles, ci avvertiva, avvertiva noi Italiani che, quasi come in un golpe silenzioso, stiamo perdendo una a una le nostre libertà senza accorgercene. Nel silenzio quasi totale della nostra stampa main stream che, occupandosi d’altro, sta lasciando passare senza tanto clamore il nuovo disegno di legge sulla sicurezza. Norme destinate quindi a passare al vaglio delle Camere senza troppi scossoni.
In nome del Law and Order al centro del mirino ci sono gli attivisti per il clima: le loro proteste, i blocchi stradali e ferroviari, potranno costargli fino a due anni di carcere. L’aumento delle sanzioni per i danneggiamenti delle opere d’arte non bastava. E ora saranno puniti, e in questo caso fino a otto anni, tutti coloro che opporranno resistenza alla polizia, anche con la resistenza passiva. Ua legge che non a caso Politico ha soprannominato “Anti Gandhi”
Praticamente, in nome del diritto delle persone a non vedersi ostacolate nel loro lavoro, nella loro routine quotidiana, da manifestazioni di ogni tipo ci viene tolto il diritto a protestare. In attesa dell’istituzione del reato di antifasacismo.
Il governo italiano, continua la redazione europea della autorevole rivista statunitense, sta marciando verso una deriva repressiva e spingendo l’Italia fuori dal perimetro di una democrazia liberale, in pieno stile Orban”
Per garantire la sicurezza è necessario rinunciare ai diritti, ci dicono, in attesa che la legge sul premierato tolga un altro po’ garanzie.
Ora il sommario delle altre notizie estere recensite nel podcast di oggi.
Affare Unicredit: “L’Italia potrebbe intervenire sulla sede di Unicredit nell’affare Commerzbank”, titola Reuters, aggiungendo un altro carico al braccio di ferro.
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Sono due le notizie di cronaca italiana che stanno facendo rumore anche fuori dai nostri confini e riguardano una l’incidente aereo sfiorato ieri mattina a Bergamo e l’altra quel Picasso mai riconosciuto come tale nella casa di una umile famiglia di Pompei.
Mail On Line, sito del Daily Mail: “Gli pneumatici dell’aereo Ryan Air esplodono durante l’atterraggio in Italia”.
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Il Picasso, ora, sono in tanti a scriverne. Scelgo Herald Scotland, dalla Gran Bretagna, che titola “Un Picasso perduto e ritrovato in una cantina potrebbe valere 5 milioni di sterline”
Siamo in tema d’arte. Chiudiamo l’episodio di oggi parlando d’arte. E’ infatti The Art Newspaper da Londra a dedicare un articolo al “Ministro della Cultura italiano che torna all’università”
Buon ascolto a tutti e a risentirci a domani