Milano inavvicinabile. Grazie alla flat tax per i Paperoni stranieri.

Milano inavvicinabile. Grazie alla flat tax per i Paperoni stranieri.

Da Londra il Financial Times che ai suoi lettori spiega come il regime fiscale concesso dall’Italia agli immigrati di lusso stia fomentando la discordia sociale a Milano con prezzi delle case che salgono alle stelle e le code fuori dai banchi alimentari che si allungano.

Forse non tutti sappiamo, o non ricordiamo, che dal 2016, per una iniziativa poco sbandierata del governo Renzi, il nostro Paese concede una flat tax forfettaria di 100mila euro per i neo residenti che si trasferiscono dall’estero; un regime fiscale che include, oltretutto, l’esenzione  sulle successioni e donazioni all’estero. E’ quello che all’inizio chiamavano lo schema calciatori. Un espediente anche per attirare chi fuggiva dalla Londra post Brexit, oltre che Paperoni da tutto il mondo e qualche danaroso italiano di ritorno.

Un programma che però, spiega il quotidiano della City, si è rivelato odioso davanti al tribunale dell’opinione pubblica. Con gli economisti a sostenere l’iniquità del tutto.

Secondo i dati ufficiali nel solo 2021 sono arrivati, o tornati, a Milano 19.448 lavoratori dal reddito medio mensile di 131mila euro; più di quattro volte il reddito medio italiano. Gente che però, per loro stessa ammissione, non si sarebbero mai trasferita senza incentivi così generosi. “Sapere che avremmo potuto tenere in tasca quasi il doppio di quello che guadagnavamo a Londra, a parità di stipendio lordo” ha detto una di loro è stato la molla.

Omaggi fiscali che però, come chi frequenta il capoluogo lombardo sa bene, hanno portato i prezzi degli alloggi a crescere del 43 per cento medio contro il 9 per cento del resto dell’Italia. Gli affitti del 19 per cento. E non solo nelle aeree più prestigiose.

Cresce la disuguaglianza e crescono anche i disordini: studenti accampati fuori delle università perché non possono più permettersi nemmeno un posto letto, le code ai banchi alimentari che si allungano con la sola Opera di San Francesco che distribuisce 2500 pasti caldi al giorno; più del 40 per cento in più rispetto l’anno scorso. Aumentano le rapine, con esse il senso di insicurezza. Il tutto con grande vantaggio dei partiti populisti.

Milano sta completando la sua trasformazione da austera capitale finanziaria a città globale – conclude il Financial Times – ma sembra perdere di vista equità e sostenibilità

 

 

Pagina elezioni. Dopodomani si vota. Swiss Info dedica un servizio a Tajani che avverte un rischio di astensione molto maggiore in Italia che nel resto della UE.

“Ecco perché il patto migratorio della Meloni con l’Albania diventa sempre più costoso”. Lo spiega la RheinPfalz, dalla Germania, sostenendo che per potere trasportare i migranti in Albania, Roma dovrà noleggiare navi private e ciò facendo aumenterà ulteriormente i costi dell’operazione.

L’8 e 9 giugno si voterà anche per il rinnovo di centinaia di comuni italiani; l’attenzione, come al solito, è puntata su quelli più grandi, sulle città capoluogo, fra le quali quest’anno c’è Firenze. L’attesa per il successore di Dario Nardella è alta e tra chi punterà alla poltrona di Palazzo Vecchio, c’è anche l’italo-tedesco Elke Schmidt. L’ex direttore degli Uffizi si candiderà col centrodestra e la testata tedesca T-online scrive su di lui un articolo dal titolo “Questo tedesco vuole fare il sindaco di Firenze”.

Piccola cronaca a chiudere con il quotidiano belga NieusBlad che scrive della donna italiana di 63 anni che è diventata madre.

Madre surrogata con un ovulo fecondato da altri. Ma tutto questo Giorgia non lo sa. Buon ascolto e a domani.