26 Feb Miracoli dello Ius Sanguinis, potenza di un passaporto
Ormai è una nuova emergenza immigrazione, che potremmo chiamare “bianca”, che non è quella dei barconi al sud, bensì quella degli italiani sparsi per il mondo che stanno correndo in massa a richiedere la naturalizzazione. Da due anni, dopo una recente sentenza della Corte Costituzionale diventare Italiani non è mai stato così facile.
Fenomeno al quale dedica un servizio particolarmente ampio la tedesca Berliner Morgenpost che, per la sua inchiesta, è partita dalla denuncia del presidente della Corte d’Appello di Venezia, Carlo Citterio. Titolo: “Le autorità italiane stanno precipitando nel caos, per una ragione speciale”.
Solo nel Veneto, ha detto Citterio, nel 2023 sono piovute 12.632 domande di naturalizzazione da parte di cittadini americani discendenti di famiglie che dal Veneto emigrarono tra fine Ottocento e inizio Novecento.
Intere famiglie, fino a 15 persone, verranno iscritte nei registri dei comuni dai quali partirono i loro antenati; poi voteranno, influendo anche sensibilmente sugli equilibri politici di un Paese, e di piccoli comuni, che non hanno mai visto e dei quali non parlano la lingua; soprattutto, avranno il passaporto. Perché le porte che ti può aprire un passaporto dell’Unione Europea sono immense.
Miracoli dello Ius Sanguinis, quello che ti riconosce la cittadinanza purché tu possa dimostrare di avere anche un solo goccio di sangue italiano nelle vene, un paio di geni; niente invece per chi in Italia ci nasce, ci cresce, ci studia, ci lavora e ci paga i contributi, quelli cui la cittadinanza viene fatta sudare le classiche sette camicie; perché qui il ben più civile Ius Soli non c’è.
Spiega, il servizio della Berliner, che le persone di origini italiane che vivono sparse per il mondo sono dai 60 agli 80 milioni, più dei 59 milioni di residenti e che ci sono piccoli comuni come Val Di Soldo, sulle Dolomiti bellunesi, che ai loro 2.745 abitanti hanno dovuti aggiungere, nel 2023, 551 brasiliani.
Il sindaco pare che sia piuttosto rabbuiato, per usare un eufemismo, e che fuori dal municipio, oltre alle bandiere d’ordinanza, abbia appeso a sventolare anche quella del Rio Grande.
Persone che per la stragrande maggioranza non verranno mai ma che ora hanno in tasca un passaporto che, come dicevamo, è al primo posto nell’ultimo Henley Passport Index, la graduatoria che classifica il numero dei Paesi ai quali i loro titolari posso accedere senza visto. Quello Italiano a 194 su 227 del mondo.
Vediamo ora, sommariamente, titoli e contenuti delle altre notizie contenute nell’episodio odierno di Ristretto Italiano.
Da Londra arriva oggi un’altra importante inchiesta su certa Italia plagiata dalla Russia. E’ il Financial Times con un approfondito articolo dal titolo “La Russia scatena un’offensiva di propaganda bellica in Italia”. Mosca ha un porte punto d’appoggio nelle città italiane con una presenza leghista determinante.
Salvini protagonista anche di un altro articolo, questo tedesco, della Augsburg Allgemeine, che sottolinea la contraddizione di un ministro, proprio ai trasporti, che manifesta simpatie per Los conosciuto demolitore degli autovelox. Titolo “Ciao autovelox! Matteo Salvini mostra simpatia per il fleximan”
“Un prete affronta la mafia in Italia; tentano di avvelenarlo con la candeggina” . Il titolo è del messicano El Universal, ha riprova che la notizia di don Felice Palamara, il parroco calabrese salvata dall’olfatto mentre stava portano alla bocca il calice, sta facendo il giro del mondo.
Il fatto – come precisa CN News dalla Francia – è avvenuto sabato scorso, il 24, in Calabria.
Sapevate che “Le migliori spiagge del mondo sono tutte in Europa” e che Portogallo, Italia e Spagna sono in cima alle preferenze dei viaggiatori? Alla faccia dei tropici. Nel podcast scoprirete quali sono e quante sono italiane.
E questo episodio di Ristretto Italiano si chiude con un bell’articolo tedesco, di Watson, dedicato a Angelina Mango, definita “La nuova voce dell’Italia”.
Buon ascolto