
20 Mag MONICA MEDICI (M5S): VOGLIO UNA GIUNTA INNAMORATA DI CARPI
Monica Medici, candidata sindaco del M5S, scopre le carte: “risolverò le code a Cibeno interrando la ferrovia per 2/3 km”. E parla di un organismo di mediazione alla anglosassone per le controversie tra cittadini.
55 anni, nata in Svizzera, la candidata sindaco del Movimento Cinque Stelle vive a Carpi da quando aveva due anni. Sposata da trent’anni con un medico di famiglia, madre di due figli, Monica Medici è Consulente del lavoro, fiscalista per le imprese, Revisore Legale degli enti pubblici.
In Consiglio Comunale da cinque anni Medici ha lanciato di persona la sfida a Alberto Bellelli. Di seguito l’intervista a meno di una settimana dal voto.
D – Dottoressa Medici, i suoi rapporti col sindaco uscente non si possono definire idilliaci vista anche la querela che lei ha ricevuto negli ultimi mesi. In che cosa ha sbagliato Bellelli e da dove ricomincerete a sistemare Carpi in caso di vittoria?
R – Premetto che io ho attaccato Bellelli una sola volta per il suo esagerato vittimismo, che poco si addice ad un Sindaco, riguardo la storia dossieraggio. Storia che, considerati gli sviluppi giudiziari, si sta sciogliendo come neve al sole. In questi cinque anni ho invece attaccato atti e delibere, ai margini della legalità, fatti nell’interesse di pochi e non della città.
Un sindaco che non riesce a giudicare l’operato dei propri dirigenti, perché nulla conosce delle varie materie, è in balia di lobby e personalismi che fanno diventare la città luogo di saccheggio amministrativo. Ognuno mira al proprio interesse e i servizi per la città calano sempre più. Un sindaco deve studiare, conoscere, giudicare ed agire, con l’aiuto di validi collaboratori.
D – Nel programma dei primi “cento giorni” il suo collega Gaddi ha citato al primo punto un centro d’ascolto per facilitare i rapporti cittadini-imprese oltre a un centro di mediazione per la risoluzione delle controversie condominiali e fra cittadini. Non c’è conflitto di interessi fra il prossimo sindaco e la sua attuale attività professionale?
R – Assolutamente no. L’attività di mediazione può essere svolta solo all’interno di un organismo riconosciuto dal Ministero della Giustizia. E’ l’organismo che decide a chi affidare la mediazione. Mai un mediatore può scegliersi i suoi clienti. Farò un bando per assegnare questo servizio a un organismo che abbia al suo interno personale laureato in mediazione.
L’obiettivo non è una transazione ma il un superamento del conflitto. La mediazione ha grande successo in tutti i paesi anglosassoni ma è molto diversa da quella attuata in Italia che è troppo giuridica e poco umanistica e dialogica.
D – Bellelli sta presentando uno a uno i prossimi assessori in caso di elezione. I suoi chi saranno?
R – I miei assessori saranno tre appartenenti alla lista del Movimento 5 Stelle e tre esterni. Gli esterni, che non hanno mai svolto attività nel del movimento, si riconoscono negli obiettivi e nei progetti che vogliamo realizzare per Carpi. Voglio una giunta con persone competenti e innamorate di Carpi. Il nostro sarà un lavoro di squadra, tutti sapranno di tutto, ogni assessorato è dipendente dall’attività dell’altro.
D – Parco Lama, passaggio a livello Cibeno, gli oltre cento appartamenti alle ex cantine sociali… su questo avete intenzione di intervenire?
R – Interverremo certamente arrivando a soluzioni concrete che vedranno il loro realizzo ben presto. Il Parco Lama presuppone un tavolo di concertazione con tutti i proprietari. E’ inutile fare progetti su aree private.
La zona ex cantina sociale ha un altissimo indice di edificabilità che ne determina un valore esagerato, occorre assumersi la responsabilità di una variante urbanistica ed andare a discutere con il curatore fallimentare.
Per il passaggio livello di Cibeno voglio tentare una soluzione futuristica: interrare la ferrovia per un tratto di 2/3 chilometri, ovvero tutto il tratto cittadino. Le Ferrovie dello Stato hanno in previsione cantieri per 58 miliardi nei prossimi anni, forse si potrebbe inserire anche questo progetto, che sarebbe l’unica vera grande soluzione per tutta la città.
D – A livello nazionale i rapporti tra il vostro leader e quello leghista sono ai minimi storici. A livello locale che cosa ne pensa del programma della sua concorrente Boccaletti?
R- Il programma del centro destra – attacca Monica Medici – non risponde ai bisogni della città oltre a non essere coerente con quello che hanno fatto e votato in consiglio comunale in questi cinque anni. Sentire parlare di cemento zero, quando hanno votato a favore di tutte le ultime opere di cementificazione, alimenta in me anche una certa diffidenza su che cosa saranno in grado di mantenere delle loro promesse elettorali.
Sentire descrivere Carpi come fosse un quartiere tra i più diffamati di una qualsiasi città brasiliana mi offende profondamente, mentre non ho mai sentito la Lega parlare di mafia in Emilia.
Sembrano dimenticare che a Reggio Emilia si è appena concluso un processo con oltre duecento imputati, ed il nuovo capo della Procura di Modena, Paolo Giovagnoli, pone al primo posto tra i fenomeni da contrastare il problema dell’insediamento della mafia nella nostra economia.