21 Mar Nessuno salva Robinho. Il carcere sel lo farà in Brasile.
Nessuno salva Robinho. Il calciatore brasiliano, che durante il suo breve periodo milanese incappò in una bruttissima accusa di stupro e per questo venne condannato, il carcere se lo farà. Non in Italia, dove non verrà estradato, ma nel suo Brasile dal quale si era ben guardato di uscire dopo la condanna del Tribunale di Milano passata in giudicato.
Sulla decisione della Suprema Corte di Sao Paulo scrivono in tanti, più fuori dal Brasile che in patria, ma quella che citiamo per cominciare è una testata brasiliana, Exame, che titola: “Robinho deve scontare una pena in Brasile ed essere immediatamente arrestato per un stupro avvenuto in Italia”
Il Tribunale Speciale della Corte Superiore di Giustizia – scrive l’articolo – ha deciso mercoledì che l’ex calciatore Robson de Souza, detto Robinho, sconti una pena di nove anni in un carcere brasiliano per il reato di stupro di gruppo. Nove giurati su undici hanno votato per la detenzione e la pena dovrà essere scontata immediatamente. Si tratta di una procedura che convalida una decisione straniera e quindi ne consente l’esecuzione in Brasile.
La sentenza, spiega l’articolo, non valuta il merito della causa ma valuta solo se siano stati soddisfatti i requisiti giuridici per la convalida della decisione italiana. E’ sufficiente che il fatto contestato costituisca reato in entrambi i Paesi oltre a quello che esista una reciprocità fra i due Paesi. In precedenza al governo italiano era stata rifiutata la richiesta di estradizione in quanto l’articolo 5 della costituzione brasiliana esclude l’estradizione per i propri cittadini. L’articolo chiude specificando che, nonostante i giudici abbiano deciso l’esecuzione immediata della sentenza Robinho potrà impugnare la sentenza.
Un’altra testata brasiliana, Estadao, ricorda che il presidente Lula Da Silva, in una intervista della settimana scorsa al telegiornale SBT Brasil, era stato molto duro affermando che lo stupro è un crimine imperdonabile, che tutte le persone che commettono crimini devono essere arrestate e che ognuno di noi deve sapere che un rapporto sessuale deve essere concordato e accettato da tutti coloro che partecipano. E che quindi il calciatore paghi il prezzo della propria irresponsabilità.
E poi, tra le tantissime testate di numerosi altri Paesi, cito la BBC che titola “Robinho dovrà scontare nove anni di carcere per stupro”
L’ex giocatore del Manchester City e del Real Madrid, scrive BBC, è stato condannato da un tribunale italiano nel 2017 per avere preso parte a un gruppo che violentò una ragazza albanese di 22 anni in un club notturno di Milano. All’epoca giocava con il Milan.
Passando al sommario degli altri articoli esteri passaati in rassegna nel podcast di oggi ecco l’olandese P-Magazine che riferisce ai propri lettori di come “Lo streaming illegale potrà costare molto caro al telespettatori italiani”.
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Raramente in questo podcast ci dedichiamo alla stampa rumena. Rimediamo oggi con un articolo di Adevarul, il quotidiano più diffuso della Romania, che dedica un servizio a un quindicenne italo-rumeno che dice “Sono stando di stare tra gli stranieri e di essere considerato una nullità”
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E sempre a proposito di insofferenza razziale, se non la vogliamo chiamare intolleranza, Prensa Latina, da Cuba, cita “Un sondaggio italiano che indica come la maggioranza degli italiani percepisca il razzismo”.
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Scienza a concludere. E’ Live Science a riferire sulle “Canoe più antiche mai rinvenute nel Mare Mediterraneo, al largo delle coste italiane”
E per i prossimi dieci minuti il consiglio è quello di ascoltarvi l’episodio odierno di Ristretto Italiano, il podcast che ci racconta ciò che la stampa estera scrive di noi