NOSTRA GOGNA QUOTIDIANA. AVANTI UN ALTRO. OGGI TOCCA AL PROF. SPEZZAFEMORI.

NOSTRA GOGNA QUOTIDIANA. AVANTI UN ALTRO. OGGI TOCCA AL PROF. SPEZZAFEMORI.

Attenzione a come ci esprimiamo al telefono. Una nostra frase intercettata, decontestaulizzata, può cambiarci la vita. Gli orrori del tritacarne mediatico in un Paese che abbonda di errori giudiziari. Parla Ilaria Capua.

 

A chi tocca nun se ‘ngrugna. I quindici minuti, o quindici giorni, di celebrità non si negano a nessuno. La piazza mediatica non perdona e non sente ragione. Di fronte ai tempi infiniti della giustizia ordinaria, il tribunale del tubo catodico si accontenta di molto meno. Non serve nemmeno l’avviso di garanzia. Basta lo spiffero giusto e il mostro in prima pagina è confezionato e servito.

Ne sanno qualcosa i “mostri” di Rignano Flaminio, educatori e maestri processati con l’accusa di avere molestato sessualmente un’intera scolaresca. Tutti assolti. Ma dopo la raffica di titoloni, vite in diretta e chi l’ha visto il marchio rimane. Qualcuno ha dovuto cambiare città.

Ne sa qualcosa Fausta Bonino, l’ “infermiera killer” di Piombino, scarcerata dopo 21 giorni di galera e un’accusa fortemente ridimensionata. Ne hanno saputo qualcosa personaggi come Enzo Tortora e Gigi Sabani o l’ingegnere friulano Elvo Zornitta che per anni si è portato addosso il marchio infamante di essere l’ “Unabomber italiano”, lo psicopatico che si divertiva a riempire di esplosivo evidenziatori, pennarelli, ceri votivi.

Paola Guidi, ex Ministro dello Sviluppo Economico ci ha rimesso il posto. Un’inchiesta finita nel nulla, nemmeno approdata a processo, la indicò come informatrice del fidanzato ingordo di appalti. Non vero, non rilevante, non importa. Eppure le sue conversazioni private, e certamente ininfluenti come quelle sulla “sguattera del Guatemala” ci hanno intrattenuto per giorni dalle pagine dei quotidiani più titolati.

Ilaria Capua, virologa italiana quotata a livello mondiale, per due anni è stata sotto inchiesta con l’accusa orribile di avere organizzato una compravendita illecita di virus. Di essere una trafficante di morte. Nemmeno qui c’era nulla ma non importa. La ex onorevole Capua ha lasciato il Parlamento, dove improvvisamente era diventata una paria, per accettare quel posto all’estero che aveva sempre rifiutato. Ce lo racconta lei nell’intervista che le feci personalmente qualche mese fa e che potete ascoltare con un click in fondo a questa pagina.

Norberto Confalonieri, primario ortopedico al Pini di Milano, è da ieri in carcere con l’accusa di avere tratto vantaggi personali col gran numero di protesi ordinate per il suo ospedale. In una telefonata intercettata, e prontamente girata alla stampa, si sarebbe vantato di avere spezzato un femore a un’anziana paziente per potersi esercitare. Circostanza da dimostrare, magari un paradosso decontestualizzato. Intanto ha guadagnato la prima pagina del Corriere di oggi. Nel “Caffè” di Gramellini, è già “Il Dottor Spezzafemori”.

Se parlando al telefono con vostro figlio che non ha fatto i compiti vi venisse un affettuoso “quando vengo a casa ti spacco la testa” non lo fate. Potrebbero credervi.

 

Ascolta l’intervista a Ilaria Capua che il 6 luglio 2016 commento il proscioglimento dall’inchiesta che la aveva accusata di commerciare in virus letali. [Zapping – Radio1 – conduce Ruggero Po]

 

Corriere della Sera – 24 marzo 2017 – Link a Il dottor Spezzafemori di Massimo Gramellini

http://www.corriere.it/caffe-gramellini/17_marzo_24/dottor-spezzafemori-caffe-gramellini-c8f03d52-1059-11e7-8dd1-8f54527580f3.shtml