PETTENATI (CARPI FUTURA): UNA LISTA CIVICA NON RICEVE ORDINI DA ALCUN PARTITO.

PETTENATI (CARPI FUTURA): UNA LISTA CIVICA NON RICEVE ORDINI DA ALCUN PARTITO.

Paolo Pettenati parla delle candidature per il voto del 26 maggio e rivendica il ruolo di indipendenza dei movimenti che nascono in città.

 

39 anni, ingegnere meccanico, Paolo Pettenati è uno dei quattro consiglieri uscenti di Carpi Futura. Una Lista Civica, non un partito, specificano puntigliosamente gli interessati. Per prima cosa gli chiedo quale differenza ci sia e come, negli anni, in Consiglio, abbiano marcato questa differenza,

La lista civica – mi risponde –  permette a persone provenienti da diverse storie di confrontarsi in modo indipendente da ogni ideologia. Non ci sono direttive dall’alto.

In questi anni abbiamo lavorato per dare al consiglio comunale un ruolo credibile e partecipativo.  Questo ha portato la nostra associazione a avere 60 persone con diverse competenze che partecipano in modo attivo senza chiedere nulla in cambio se non il bene della città.

E allora come mai, gli chiedo, lui non si ricandida? “Per i motivi detti sopra – risponde Pettenati che ora sarà promosso a ruolo di coordinatore. Abbiamo creato un’associazione di tante persone valide per cui diventa bello dare a altri questa possibilità”.

Nella lista dei candidati solo uno su cinque ha meno di 40 anni e tra questi una è la figlia del capogruppo uscente Giorgio Verrini che corre di nuovo come capolista. Familismo o non si trovava più nessuno?

“Abbiamo individuato il meglio tra le persone che hanno condiviso il nostro progetto politico – risponde con tatto e diplomazia Pettenati. Giorgio Verrini e sua figlia hanno dato una forte impronta alla nostra azione politica mettendo a disposizione la loro esperienza professionale, umana, culturale. Abbiamo un gruppo di giovani veramente bravi ma la famiglia e il lavoro ostacolano una partecipazione diretta”. 

E come può fugare il sospetto che il vostro candidato sindaco sia veramente indipendente dalle indicazioni dei ‘genitori nobili’ della formazione, Pivetti e Verrini?  “Tutte le persone della nostra associazione hanno diritto di voto e di parola. Siamo guidati da un direttivo ristretto che rappresenta tutte le anime”. 

Che cosa farà, nel caso, la amministrazione Pescetelli nei primi cento giorni?

“Noi siamo pronti a dare una alternativa a Carpi – risponde Pettenati – Nei primi cento giorni non sarà importante quante risorse verranno stanziate, ma quante risorse Michele sarà in grado di attivare. 

Per questo coinvolgerà le persone incontrando i dipendenti comunali, andrà a trovare le imprese e gli artigiani, le associazioni. E poi prenderà provvedimenti per la sicurezza e verificherà se ci il tempo di bloccare le delibere ritenute dannose per la città”.

L’indagine che sfiora il vostro candidato Arletti, da poco rubato al PD – gli chiedo per concludere –  vi ha colto di sorpresa? Lo avreste ingaggiato in ogni caso? Gli è stato garantito di tornare in consiglio? 

“La notifica ad Arletti era nota da tempo e Roberto  ha messo subito la sua candidatura nelle mani di Carpi Futura che ovviamente non ha avuto motivo di dubitare della sua estraneità ai fatti. Roberto Arletti ha fatto un lungo percorso civico di confronto, in noi ha scoperto una nuova natura di fare politica”.