05 Feb Piano Mattei: solo cinico neocolonialismo
Meloni sotto il fuoco incrociato dell’opinione pubblica africana per quel Piano Mattei scritto tutto a Roma senza consultare uno solo dei Paesi beneficiari. Un’operazione con l’unico scopo di accrescere il proprio potere in Europa, attacca il Guardian da Londra. Mentre African Arguments, piattaforma giornalistica indipendente panafricana, titola “Il piano da 6 miliardi di dollari dell’Italia per l’Africa è solo neocolonialismo per facilitare le pubbliche relazioni?”. E già il sottotitolo abbozza una risposta scrivendo “Il piano Mattei è stato redatto senza alcun contributo da parte dei leader africani e prende il nome dal controverso fondatore della major italiana dei combustibili fossili”
Preoccupa, attacca il servizio, che molti leader africani che hanno snobbato il vertice G7-Cina in Uganda la scorsa settimana, si siano invece riversati in massa a Roma per il vertice Italia Africa. Ecco: sarebbe stato preferibile esser stati consultati prima della stesura. Dato che i governi africani non hanno un piano per l’Africa, il continente continua a far parte di quello di qualcun altro, che si tratti dell’Europa, degli stati Uniti, della Cina o del G7. E il piano che l’Italia maschera con la retorica del “non predatore, non paternalistico, non caritatevole” è ne più che meno di un piano coloniale del 2024.
Articolo, quello di African Arguments, che fa anche notare come Enrico Mattei, il defunto fondatore dell’ENI al cui nome si ispira il piano, fosse a capo di una società che ancora oggi ha ampi progetti sui combustibili fossili di una dozzina di Paesi Africani. E il piano Mattei, guarda caso, ben poche informazioni ha fornito sulle fonti energetiche africane che saranno sfruttate.
Il piano presentato a Roma – è sempre African Arguments che scrive – non solo mina lo spirito di rispetto reciproco e di collaborazione, ma perpetua anche un ciclo di disuguaglianze”
Chiudiamo il discorso della politica internazionale con le minacce che abbiamo ricevuto, noi come italiani, dal leader degli Houthi. Qui è Reuters a titolare “L’Italia diventerà un obiettivo se dovesse unirsi agli attacchi contro lo Yemen, afferma il leader Houthi”
Passando a schermagli di confine molto meno insidiose siamo ora al braccio di ferro Italia Svizzera sulla competizione dei prezzi. SRF, la radiotv svizzera, titola “l’Italia fa sudare i negozi ticinesi con l’Iva”
E non è finita. L’Italia, questa birichina, sta collaborando con il Regno Unito per fornire i dati sulle auto belghe che commettono infrazioni in Gran Bretagna.
HLN, rete belga, titola “L’Inghilterra riceve illegalmente dati dei Belgi, attraverso l’Italia, per riscuotere, ingiustamente, le multe stradali”
La scomparsa di Re Vittorio Emanuele. Da Parigi Paris Match comunica ai propri lettori che sono stati “Svelati data e luogo dei funerali”. L’erede al trono italiano sarà inumato sabato pomeriggio nella basilica di Superga, vicino a Torino.
E sempre sui Savoia è dalla Spagna, Paese in cui certa stampa è molto sensibile alle vite dei reali, che El Confidencial dedica un servizio a “Chi è la principessa Vittoria, erede al trono d’Italia dopo la morte di Vittorio Emanuele di Savoia”.
E dopo avere dato un’occhiata al sommario on ci resta che ascoltare l’episodio odierno di Ristretto Italiano attraverso il player a fondo pagina