Più paura che rischio ai Campi Flegrei

Più paura che rischio ai Campi Flegrei

Riflettori internazionali puntati sui Campi Flegrei dopo la scossa dell’altro ieri sera, la più forte degli ultimi mesi, 4,4 di magnitudo; sufficiente a fare cadere la merce dagli scaffali dei supermercati, per capirci.

La popolazione ha comprensibilmente paura nonostante i messaggi delle istituzioni tendano a tranquillizzare e dall’estero sembra, purtroppo, che ci sia una grande attesa per un evento catastrofico che ognuno vorrebbe raccontare. Non a caso, credo, in questi ultimi mesi la stampa estera, soprattutto tedesca e svizzera, ci è andata a nozze facendo a gara a chi realizzava i servizi più drammatici.

I titoli di qualche giornale:

CNN: “La tempesta sismica colpisce il supervulcano dei Campi Flegrei con il terremoto più forte degli ultimi 40 anni”

Articolo che ricorda come nel solo mese di aprile di quest’anno le scosse registrate – la maggior parte con magnitudo inferiore a 1.0 – siano state 1.252. E che l’ultima grande eruzione fu quella del 1538. Nella zona definita come rossa, scrive ancora CNN, vivono almeno 500mila persone.

FRANCE PRESSE: “Una cinquantina di terremoti seminano il panico nel napoletano

Scrive l’agenzia di stampa francese che si tratta dello sciame sismico più potente degli ultimi 40 anni. Ieri nell’area interessata molte scuole sono rimaste chiuse e sono state allestite tendopoli per coloro che non se la sentono di rimanere in casa. I Campi Flegrei, meno famosi del vicino Vesuvio, sono il vulcano più grande d’Europa con le case, i quartieri, costruiti dentro la caldera del vulcano. Abitanti costretti a convivere con la paura.

E dalla Svizzera c’è Watson a titolare “Terremoto di magnitudo 4.4 vicino a Napoli – preoccupazione fra i residenti”

E a proposito di Svizzera ricorderete che non molti mesi fa ci fu un documentario apocalittico su ciò che potrebbe accadere su Napoli e su tutta l’Italia centro-meridionale. Allarmismo a riguardo del quale proprio ieri, per l’altro podcast che curo sulla rivista Start Magazine, ho intervistato il vulcanologo Stefano Carlino, autore di un paio di studi pubblicati sulla prestigiosa rivista Nature, e che potete ascoltare attraverso il seguente link: “Che cosa è successo e perché nei Campi Flegrei”

 

E per quanto riguarda le altre notizie nel Ristretto Italiano, qui si parla di un altro terremoto, ben più prevedibile e ben più squallido in tutta la sua forza distruttiva. Ovvero l’orda di turisti nordici che come ogni anno, per la settimana di Pentecoste, sono calati sulle spiagge del Veneto a ubriacarsi e a vandalizzare le nostre località.

Da Monaco TZ titola “Eccesso di Pentecoste in Italia: i vacanzieri invadono la comunità balneare e si lasciano alle spalle il caos”

Della Pentecoste a Lignano scrive anche la austriaca Kronen Zeitung che annota come, alla tradizionale presenza massiccia degli austriaci, quest’anno si siano aggiunti anche tanti festaioli scesi dalla Baviera per questa triste tradizione che loro hanno chiamato “A tutto gas”.

“Rinviata l’inaugurazione dei centri migranti in Albania”. Lo scrive il quotidiano turco in lingua inglese Daily Sabah. Ragioni addotte una serie di inconvenienti che hanno rallentato i lavori anche se un no comment delle autorità italiane opposto alla France Presse autorizza a pensare ad altro tipo di prudenze.

A chiudere un gustoso servizio dell’inglese Guardian su come si mangia negli ospedali italiani. Lo scrive una giornalista italiana, Viola di Grado, dopo avere sperimentato un ricovero a Londra durante in quale si è resa conto che là, nonostante tutte le carenze del servizio sanitario britannico, in ospedale si mangia meglio.

Ascoltare per credere. E a domani