23 Feb Profughi. Vasta eco internazionale al j’accuse delle ONG.
Migranti e lavoratori stranieri in Italia oggi in primo piano, nel nostro Ristretto Italiano, partendo da due notizie approfondite soprattutto dalla stampa francese: le ONG che protestano per gli ostacoli che il nostro Paese mette ai salvataggi in mare, e la notizia che il Consiglio d’Europa esorta l’Italia a impegnarsi di più contro la tratta degli esseri umani.
Partiamo da Parigi con Le Monde che titola “Salvataggi di uomini e donne in mare: le ONG denunciano l’ostruzionismo italiano”. La richiesta formale delle ONG è stata spedita a Roma giovedì: gli ostacoli messi in atto negli ultimi dodici mesi hanno aumentato sensibilmente il numero dei morti. E per ostacoli si fa riferimento all’ordine impartito alle navi umanitarie di effettuare un solo salvataggio alla volta portando i naufraghi issati a bordo in un porto di volta in volta assegnato, spesso lontanissimo dall’area di salvataggio. Se scoperti a salvare altri migranti in acqua, durante la rotta, sono sottoposti a fermo amministrativo dell’imbarcazione e a pesanti sanzioni.
La lettera è firmata da SOS Mediterranee, Medici senza frontiere e Sea Watch. “In molti casi – dicono – dobbiamo scegliere tra rispettare la normativa italiana sapendo che rischiamo di condannare a morte gruppi di persone, o adempiere al nostro dovere legale di salvataggio e di conseguenza rischiare multe, detenzione e possibile confisca delle nostre navi”
Dal febbraio 2023 l’Italia per sedici volte ha trattenuto in porto una nave colpevole di avere trasgredito a queste regole umanitarie; in totale un fermo cumulativo di oltre 300 giorni. Nel 2023, secondo l’Organizzazione internazionale delle migrazioni, i migranti morti o dispersi sono stati 3.129 e sono già 184 dall’inizio del 2024.
E poi, vi dicevo c’è la tratta di esseri umani con il bollettino del Consiglio d’Europa che titola “Il GRETA pubblica il suo terzo rapporto sull’Italia”
Il GRETA, il nome non vi tragga in inganno, è il Gruppo di Esperti sulla tratta di esseri umani.
Di Italia parla anche, come praticamente ogni giorno, il Guardian, da Londra. Oggi per segnalare l’avvio di un’indagine, da parte della Procura della Repubblica di Roma, sul progetto del Ponte sullo Stretto.
L’Italia sta per bandire gli smartphone dalle aule di tutte le scuole italiane: elementari, medie e superiori. La notizia, che fa seguito a una dichiarazione del ministro Valditara, è ripresa da molta stampa internazionale. Qui prendo Euronews che spiega come il cellulare in classe, anche se introdotto a fini didattici, può spesso creare tensioni fra studenti e insegnanti portando talvolta a aggressioni vere e proprie. Oltre a distrarre i ragazzi.
Gli stranieri, soprattutto americani, e le case au un euro. Quante volte ne abbiamo parlato anche noi in questo podcast dedicato all’interesse e all’apprezzamento degli altri per il nostro Paese.
L’iniziativa, in capo ai singoli comuni, da almeno quindici anni coinvolge tantissime amministrazioni locali soprattutto del Sud, a partire dalla Siciali. Spesso abbiamo sorriso perchè l’Euro richiesto sembra più uno specchietto per le allodole che precede il pacco alla Toto Truffa, ma tante volte è andata davvero bene. Come spiega un servizio della CNBC, rete tv americana.
“Questo americani – recita il titolo – hanno acquistato case abbandonate in Italia per appena un euro e poi ne hanno spese altre migliaia per ristrutturarle. Ne valeva la pena?”
La risposta è nel podcast. Buon ascolto