13 Nov Ristretto Italiano – 14 novembre 2023
Buongiorno
Già molti di voi ieri si sono stupiti che la notizia riguardante l’Italia maggiormente battuta nel mondo fosse quella della passeggiata del Leone di Ladispoli.
Curiosi di sapere qual è la notizia italiana più trattata dai media esteri oggi? Udite udite: il leone di Ladispoli. Da non crederci, visto che oltretutto tutto è finito per il meglio. Oggi molti accompagnano il racconto ai filmati e si sprecano gli aggettivi: Incredibile! Emozionante! Pericolo! Fino ai più fantasiosi che si spingono in un MAMMA MIA a caratteri cubitali
Ad ogni modo, oltre che per Kimba, oggi si scrive e si parla di noi anche per l’Etna che ha ricominciato a eruttare, per la piccola Indi che ha cessato di vivere senza potere raggiungere il Paese che l’aveva adottata, per il maxiprocesso calabrese che si avvia a conclusione con la richiesta di oltre 5mila anni di carcere.
Ma voglio cominciare con la politica e con le FIGARO, il quotidiano della destra parigina, che titola GLI EBREI ITALIANI SI SCHIERANO CON GIORGIA MELONI
Nell’estate del 2022 – attacca l’articolo – gli ebrei di Roma erano terrorizzati dall’ipotesi di vedere al potere in Italia un’erede del Movimento sociale. Una sopravvissuta da Auschwitz come la 92enne Edith Bruck alla domanda di un giornalista che le chiedeva se incontrando la Meloni le avrebbe stretto la mano rispose: “cercherei di evitarlo”.
Oggi è la stessa sopravvissuta che dice “ho cambiato idea. Le immagini che arrivano dalla Palestina sono le stesse di Auschwitz, tra i migranti che arrivano sui barconi ci possono essere terroristi, e noi dobbiamo ringraziare Meloni e Salvini per il modo in cui difendono Israele”
Giorgia Meloni si è infatti subito schierata – ricorda le Figaro – per Israele contro Hamas. Come del resto tutti gli altri Pesi europei”. E, aggiunge Noemi di Segni, presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche, preferiamo una posizione come la sua alle sinistre che dicono “Siamo con Israele, ‘ma’…”
Sempre da Roma il predecessore della Di Segni, Pacifici, ricorda come già Gianfranco Fini avesse fatto uno storico viaggio, nel 2003, allo Yad Vashem dove riconobbe le infamanti responsabilità del fascismo nell’adozione delle leggi razziali del 1938
Per questo, e per l’assenza di ambiguità nel suo sostegno a Israele – scrive Figaro – Meloni oggi ha conquistato la comunità ebraica italiana. Ed è lo stesso Riccardo Pacifici ad ammettere all’inviato del quotidiano francese che il 90 per cento delle persone con cui parla le è profondamente grato, la considera con simpatia; Pacifici che è nipote di un rabbino sterminato a Birkenau, da sempre uomo vicino alla sinistra, che dive : considerare di votare Fratelli d’Italia oggi non è più un tabù
###
Sempre Meloni. INFOBAE da Buenos Aires: LA MELONI PIANGE LA MORTE DELLA BAMBINA BRITANNICA ALLA QUALE L’ITALIA HA CONCESSO LA NAZIONALITA
Abbiamo fatto tutto il possibile – ha detto la premier – Povera Indi. Ci eravamo offerti di curarla nel nostro Paese – ha detto ancora Salvini – purtroppo senza successo. Ora preghiamo per lei con un sincero abbraccio ai suoi genitori
Il giornale argentino ricorda ancora che il Papa ieri si era raccolto in preghiera per la famiglia Gregory e per tutti i bambini che in queste stesse ore, nel mondo, vivono nel dolore o rischiano la vita a causa delle malattie e delle guerre”
Indi Gregory – ricorda sempre Infobae ai suoi lettori – era stata trasferita in un Hospice dopo che, su ordinanza di un giudice, il Queen’s Hospital di Nottingham aveva spento le macchine che la telavano in vita. Ed ha cessato di vivere, come ampiamente previsto dai medici, poche ore dopo
###
Dell’Italia come ultima speranza della famiglia Gregory, Italia che si è subito mobilitata anche per una non disinteressata – dico io – battaglia identitaria di questo governo, parla anche l’olandese NOS spiegando ai suoi lettori che la piccola soffriva di una rarissima malattia genetica ad ora incurabile, che era attaccata al respiratore dal giorno della nascita, nel febbraio scorso, e che da tempo, ormai, i sanitari chiedevano di essere autorizzati a staccare la spina, come si dice. Ma per la decisione – vista la contrarietà dei giovani genitori – è servita una sentenza della Corte Suprema britannica
###
A HABER (TR): CODICE ROSSO. ALLERTA DALL’ITALIA AL MONDO: L’ETNA E’ DI NUOVO ATTIVO
Titolo forse un tantino strillato – giusto un po’ – quello di questa testata turca, che spiega come il vulcano che incombe sopra Catania abbia eruttato cenere e lava; una colata che può essere vista a chilometri di distanza.
Il codice rosso – specifica poi l’articolo – è per gli aerei in sorvolo. L’Etna – scrive ancora A Haber, è il vulcano attivo più alto dell’Europa continentale, e – ma questa è una considerazione mia – va detto che ogni volta che entra in attività l’apprensione sale nei Paesi a est dell’Italia, dalla Grecia, alla Turchia, ai Medio Oriente in quanto i venti possono portare gas e cedneere fino sui loro cieli
###
HAARETZ: SE LA VITA TI DA LIMONI, TU PREPARA UN LIMONCELLO
Prendendo a prestito un vecchio detto popolare che diceva “Se la vita ti da limoni, tu fatti una limonata” il popolare quotidiano di Tel Aviv spinge il cuore oltre l’ostacolo, verso qualcosa di infinitamente più buono…
Il limoncello, premette l’articolo, con la ricetta, è ormai un simbolo dell’Italia: è un liquore denso e dolce a base di bucce di limone (solo la parte esterna e gialla), alcool, zucchero e acqua. Viene servito a fine pasto, gelato di freezer, ed è considerato un digestivo. Nasce in Campania, tra Amalfi e Sorrento, ma oggi non c’è negozio di souvenir italiano che non lo proponga.
Stando ai documenti il suo nome era citato già nel sedicesimo secolo, a volte veniva chiamato limoncino, ma sempre era associato agli speciali limoni che crescono sull’amalfitana.
La ricetta in salsa israeliana, ora che i limoni si avvicinano: pulire completamente i frutti con una spugna morbida e asciugarli. Poi con un pelapatate levare solo la parte gialla per evitare l’amaro del bianco. Mettere a bagno le scorzette nell’alcool, in un contenitore di vetro sigillato, per due-quattro settimane secondo l’intensità desiderata. Se non è ben sigillato l’alcol evapora. Chi se ne intende mette tra il coperchio a vite e il barattolo un foglio di pellicola. Finita la cova, diciamo, preparare lo sciroppo di acqua e zucchero in un pentolino e una volta che è raffreddato unirlo all’alcool e limone. Sigillare nuovamente, tornare nel luogo fresco e asciutto e riporlo nuovamente per tre settimane. Alla fine imbottigliare filtrando con un colino e riporlo in freezer.
Io mi sa che me lo faccio mandare …
###
Vi saluto, vi aspetto domani, come sempre vi invito a condividere questo ristretto, se vi piace, e di girarmi, nel caso, articoli stranieri che parlano di noi