Ristretto Italiano – 16 novembre 2023

Ristretto Italiano – 16 novembre 2023

THE SPECTATOR: LA GRAN BRETAGNA POTREBBE IMPARARE QUALCOSA DAL PIANO ITALIANO SULL’ALBANIA?

Un piano, spiega lo storico giornale dei conservatori inglesi ai propri lettori, che è per molti versi simile al travagliato progetto del governo Sunak in Ruanda, ma è più pratico e meno vulnerabile alle sfide legali in quanto in questo caso l’Italia elaborerà direttamente le richiesti di asilo, benché in Albania, senza affidarne il compito alle autorità locali.

The Spectator ricorda che il progetto ruandese venne bloccato dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo  nel 2022 e ieri dalla corte suprema britannica  nel timore che il Ruanda rappresentasse un Paese non sicuro per i migranti che vi venissero spediti. Rischio che, secondo The Spectator, non esiste in Albania. Ragion per cui questo progetto a firma Giorgia Meloni potrebbe presto rivelarsi la misura più efficace mai adottata in un Paese dell’Unione Europea per fermare gli ingressi illegali. Resta in grande SE, la la Maloni ha deciso di farcela comunque.

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RND: FAMIGLIE ARCOBALENO. IL PAPA E’ PIU’ TOLLERANTE DI GIORGIA MELONI

La seguitissima piattaforma giornalistica tedesca spiega come la Congregazione per la Dottrina della Fede, un tempo severissima, si sia fatta più aperta e liberale verso omosessuali e transessuali con Papa Francesco che dice “Nella Chiesa c’è spazio per tutti”. Cosa paradossalmente un po’ meno vera nella stessa Roma governata da Giorgia Meloni

Una persona transgenfer – ha risposto recentemente il vescovo brasiliano Jose Negri a una serie di domande sul tema – può essere battezzata alle stesse condizioni degli altri credenti. E quando si battezzano i figli di coppie dello stesso sesso l’unica ragionevole nostra speranza è che vengano educati da buoni cattolici.

La Chiesa non è una dogana, ma la casa del padre – scrisse Francesco nell’enciclica Evangelici Gaudium pubblicata più di dieci anni fa. Stesso concetto ribadito e rafforzato oggi. Eppure a pochi chilometri dal Vaticano – dall’altra parte del Tevere – scrive l’articolo tedesco – nei palazzi che governano l’Italia non c’è più alcun segno di tolleranza e inclusione, nonostante il Papa. Quella che la premier post-fascista Giorgia Meloni porta avanti è un’aspra battaglia contro tutto ciò che rientra nella cosiddetta ideologia di genere e se doveste chiedere alla Meloni se le persone gay, trans e i loro figli abbiano gli stessi diritti degli altri genitori e figli la risposta è sicuramente un duro no.

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GREEK REPORTER: L’EUROPA TEME ERUZIONI SULCANICHE IN INTALIA E IN ISLANDA

STUTTGARTEN NACHRICHTEN: L’EUROPA È SEDUTA SU UNA BOMBA A OROLOGERIA – tanto per metterci una parola buona…

Il più grande vulcano superattico d’Europa, i Campi flegrei, sta suscitando molta attenzione e preoccupazione; diventa sempre più instabile, screpolato e debole con numerose scosse che si ripetono senza soluzione di continuità.

Poi c’è l’Etna, che domenica scorsa ha ricominciato a eruttare sparando fiamme cenere e lava dal suo cratere; una colonna di fumo che arriva fino a 4500 metri sul livello del mare. Tra i vulcani più attivi del continente l’Etna negli ultimi dieci anni non si è mai fermato; dal giugno 2013 è nella lista dei patrimoni Unesco dell’umanità. Recentemente – scrive l’articolo del giornale greco – gli scienziati hanno confermato che la montagna sta scivolando in mare col timore che possa scatenare uno tsunami di dimensioni catastrofiche mettendo a rischio l’intera zona costiera

E come se l’Italia non bastasse, all’altro estremo del vecchio continente, su in Islanda, da ieri sono stati registrati più di 700 terremoti nella zona di Reykjanes, in Islanda e quattromila persone hanno ricevuto un ordine di evacuazione. Lassu, nonostante il clima, quando c’è pericolo fanno uscire la gente di casa.

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CNN TRAVEL: UNA COPPIA DI PENSIONATI VENDE TUTTO PER IL SOGNO DELL’ITALIA MA POI SCOPRE LA DURA REALTÀ

Un titolo che mi ha incuriosito, non lo nego, e leggo di questi due coniugi settantenni statunitensi che decidono di ricominciare tutto daccapo, vendono tutto e si trasferiscono nel nostro meridione.

Si insediano a Polignano, vivono come se ogni giorno come un giorno di vacanza, escono a cena, gelati sul lungomare e tutto il resto. Ma poi … arriva l’estate. E cominciano i dolori, anzi i calori con l’obbligo a rimanere chiusi in casa dalle 9-10 in poi.

Poi quando cominciano a stancarsi delle cene al ristorante e gli prende la nostalgia del buon vecchio cibo americano si rendono conto che in paese non si trovano nemmeno la salsa barbecue o il burro d’arachidi (ognuno ha la sua Madeleine). E che anche imparare l’italiano non è poi così semplice come sembrava, nonostante le radici italiane del marito.

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Restiamo in tema e per chiudere ecco un altro articolo americano che elenca ai suoi lettori 13 piatti popolari che pensi siano italiani ma non lo sono. Perché in USA, nonostante quella italiana sia considerata una cucina etnica, piatti come pizza e lasagne sono estremamente popolari. Un po’ come gli involtini primavera da noi e, proprio come gli Spring Rolls che troviamo nei nostri ristoranti cinesi, se vai nella terra madre, diciamo, non li trovi.

E quindi in Italia niente Ziti al Forno, una pasta in casseruola con maccheroni, pomodoro, carne verdura e formaggi misti, e tanti. E niente spaghetti e polpette; anzi su quelli, gli spaghetti, nemmeno il ragù alla bolognese ci va. Spaghetti solo con verdure, carbonara o pesce: never forget.

In Italia non troverete la parmigiana di pollo, piatto non italiano – nonostante il nome –  ma americano tanto quanto l’hot dog. E non è italiana nemmeno la Ceasar Salad, l’insalata di Cesare, nonostante il nome. Cesare Cardini, milanese, la inventò quando già era in America e poi la lanciò nel suo ristorante di Tijuana, in messico. Va per la maggiore tra le celebrità di Hollywood.

In Italia non troverai poi il pane all’aglio, se proprio ne senti la mancanza chiedi una bruschetta semplice come antipasto, non troverai il condimento italiano, quella vinaigrette piccante con olio, aceto, erbe aromatiche, spezie zucchero per l’insalata. In Italia non c’è nemmeno il concetto di una miscela preconfezionata per condire. In Italia si mette, nell’ordine, sale, aceto, olio e si mescola direttamente in tavola.

E concludiamo con le Fettuccine Alfredo, buone bone, condite con tanto burro e parmigiano fino a che non diventano una crema meravigliosa. Al ristorante in Italia non le trovate. Al massimo potete chiedere pasta in bianco se siete in ospedale ma l’effetto non è lo stesso…