18 Nov Ristretto Italiano – 18 novembre 2023
Un’altra settimana termina qui con il Ristretto Italiano numero mille che si avvicina a grandi falcate: quello di oggi è il numero 986. E non perdeteci di vista perché non so ancora che cosa ma so che qualcosa accadrà.
Venendo a noi c’è una notizia italiana che oggi prevale su tutte, commentata in tutto il mondo, ed è quella sul divieto italiano alla carne creata in laboratorio. Ci arrivo fra pochissimo. Non prima di avervi riferito che fuori dall’Italia, sono diversi i giornali austriaci e tedeschi che scrivono di Filippo e Giulia, i due ragazzi scomparsi in veneto – la probabilità che dal veneto siano finiti, i Filippo sia finito, in Austria o Germania è tutt’altro che remota – e numerose, e in questo caso soprattutto in Francia, terra di scioperi, le testate che commentano lo sciopero generale di ieri.
Eccoci all’infilata di titoli sulla carne sintetica:
RTS (CH): L’ITALIA VIETA IN ANTICIPO LA PRODUZIONE E LA VENDITA DI CARNE COLTIVATA
L’articolo spiega come l’Italia diventi il primo Paese europeo a porre il divieto di produrre carne in laboratorio da cellule di tessuti animali. A Singapore e negli Stati Uniti la producono già e la vendono; in Europa nessuno.
LES ECHOS (FR): L’ITALIA VIETA LA CARNE SINTETICA, QUELO SIBO ALLA FRANKESTEIN
“La carne sintetica non è in odor di santità nella terra dei prosciutti San Daniele” attacca l’articolo nel quale leggiamo che sono previste multe fino a 60mila euro
20 MINUTES (FR): L’ITALIA VIETA LA PRODUZIONE E LA VANDITA DI CARNE COLTIVATA IN LABORATORIO
Primi in Europa – sottolinea il pezzo – in quanto non avendola ancora fatta nessuno in Europa nessuno aveva ancora sentito il bisogno di vietarla. Ma in Italia il ministro dell’agricoltura sostiene che la carne coltivata, sebbene sia per ora solo un fantasma, interrompe il rapporto virtuoso tra terra, uomo e lavoro
SUDDEUTSCHE ZEITUNG: L’ITALIA SALVA IL BESTIAME LOCALE DALLA CARNE DI LABORATORIO
Che poi, volendo andare proprio a vedere continua ad allevarlo in enormi quantità solo per poterlo uccidere. Lo salverebbe se permettesse di fabbricare hamburger sottoponendo il bovino a una semplice biopsia e lasciandolo poi pascolare sereno.
“Gli agricoltori italiani – continua la Suddeutsche – soffrono la crisi climatica, ma invece di aiutarli il governo preferisce combattere un fantasma. Gli scienziati sono inorriditi”
DIE PRESSE: L’ITALIA APPROVA IL DIVIETO SULLA CARNE DA LABORATORIO
L’articolo cita Più Europa che ha chiesto di passare la legge al vaglio di Costituzionalità mentre Forza Italia si augura che l’Europa segua la nostra strada.
SPIEGEL: L’ITALIA VIETA LA PRODUZIONE E LA VENDITA DI CARNE DA LABORATORIO
Articolo che spiega come, una volta arrivata a regime, la produzione potrà rendere di fatto marginali gli allevamenti intensivi
Ancora Germania. MORGENPOST: ACCCESO DIBATTITO IN ITALIA SUL DIVIETO DELLA CARNE DA LABORATORIO
Ci sarà un conflitto con l’Unione Europea – si chiede la redazione berlinese? La risposta è che si tratta di un dibattito fittizio trovandoci a discutere della carne che non c’è
Da Bruxelles, l’edizione europea dell’americano POLITICO: LA CARNE COLTIVATA IN LABORATORIO PER MELONI MINACCIA LA CULTURA ITALIANA
Il governo italiano di destra guidato da Giorgia Meloni – scrive politico – attacca il novel food per aprire un nuovo fronte nelle guerre culturali. Per Lollobrigida la produzione di carne coltivata è una minaccia esistenziale all’allevamento tradizionale e a uno stile di vita rurale vissuto in armonia con la terra. Lollobrigida, sovranità alimentare a oltranza, che quest’anno se l’è dovuta vedere anche con le farine di insetti e i granchi blu
Ancora BARRON’S, settimanale del WSJ, che titola L’ITALIA VIETA LA PRODUZIONE E LA VENDITA DI CARNE COLTIVATA IN LABORATORIO e sottolinea come questo sia in netta controtendenza con le ricerche di tutti i Paesi avanzati e una ragione non secondaria è per limitare la moltiplicazione degli allevamenti di bestiame che sono uno dei principali responsabili delle emissioni di gas serra.
Chiudo il capitolo con la BBC che titola L’ITALIA VIETA LA CARNE COLTIVATA IN LABORATORIO IN OMAGGIO AGLI AGRICOLTORI, categoria, dico io, che assieme a tassisti e balneari riesce ad ottenere da questo governo molto più di ciò che sarebbe logico pensare
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Dalla tedesca WELT un omaggio alla città italiana più trascurata dal flusso dei turisti: GENOVA LA GRANDE SCONOSCIUTA DELL’ITALIA
Genova non è come Roma, Firenze e Venezia, ma nemmeno come Milano e Napoli: ha il centro storico più grande d’Europa e offre numerose attrazioni facilmente raggiungibili a piedi; offre negozi storici, architettura locale e specialità locali ma in Italia resta la grande sottovalutata. E questo nonostante tanti turisti stranieri entrino in Italia proprio dal porto di Genova, ma alla fine solo di passaggio.
Tra le cose che l’articolo consiglia di non trascurare la Cattedrale, San Lorenzo, capolavoro dell’architettura romanica esatta dalla grandiosità gotica; poi il centro storico medievale con le strette che che loro, i genovesi, chiamano Caruggi.
Non ci sono molti resti antichi, i romani trascurarono questi luoghi e l’ascesa di Genova comincia solo nel 1100 con le Repubbliche Marinare
L’articolo si dilunga in molti altri suggerimenti che vi ho pubblicato, oggi, sulla pagina della Community FB di Ristretto Italiano. Vale la pena di dargli un’occhiata.