02 Nov Ristretto Italiano – 2 novembre 2023
NEUE ZURCHER ZEITUNG: GIORGIA MELONI VUOLE PIU STABILITA NELLA POLITICA ITALIANA, E SPAVENTA I SUOI AVVERSARI
Comincia qui, e dure molto a lungo, molto, la discussione pubblica, nei media, della proposta di riforma presidenziale della nostra premier. Era nel suo programma di governo, l’elezione diretta del Capo del Governo, e la prima bozza è pronta.
La storica testata svizzera ricorda come il tentativo di rompere la tradizione tutta italiana di cambiare un governo l’anno sia stato fatto da molti altri presidenti del consiglio prima di lei, da Craxi a Berlusconi a Renzi; tutti tentativi falliti.
E ora la Meloni afferma di volere aprire un nuovo capitolo nella nostra storia passando di fatto a una Terza Repubblica (la prima fu quella dai padri costituenti a Tangentopoli, e la seconda da Tangentopoli in poi)
Terza Repubblica che dovrà essere caratterizzata da una leadership più stabile e che nel nuovo progetto, che la Neue Zurcher definisce ridimensionato, passa dal progetto di elezione diretta del capo dello stato a quella del Capo del governo. Il modello non è più quello francese. Non più presidenzialismo ma premierato che in Europa sarebbe un modello unico. Una nuova legge elettorale che premi col 55 per cento sei degli la coalizione di maggioranza.
Un premierato, scrive sempre il giornale svizzero, che ridurrebbe il capo dello stato alla funzione di notaio, senza nemmeno più la facoltà di scegliere e nominare ministri e primo ministro. Nè la possibilità, in caso di crisi, di scegliere un altro, per esempio in Monti o un Draghi.
Un dibattito che comincia solo ora e che non potrà che essere una maratona con lo scoglio finale di una approvazione che dovrà necessariamente comprendere parte dell’opposizione o, in alternativa un referendum. Referendum che, come Berlusconi e Renzi hanno imparato a proprie spese, resta lo scoglio degli scogli.
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Sono molti i giornali stranieri, soprattutto russi e filtrassi, che gongolano per lo scherzo telefonico pienamente riuscito di due comici russi a Giorgia Meloni
DJARBAIKIR SOZ, dal Kurdistan titola la meloni e’ stata presa in giro dai comici russi
Che cosa è successo? E’ successo che il 18 settembre, ma si è saputo solo ora con la pubblicazione, alla nostra premier passano al telefono un importante leader africano, anzi, il presidente della Commissione dell’Unione Africana; erano i giorni in cui lei di accingeva a partire per l’Assemblea delle Nazioni Unite. Erano anche i giorni peggiori degli arrivi dei migranti.
E dall’altra parte della cornetta, in realtà, c’erano due Fiorelli Russi, potremmo dire, già famosi per le loro trappole telefoniche a personaggi dello spessore di Kissinger, o di J.K. Roewling.
E così, nella conversazione che si è prolungata per più di 13 minuti, la ‘nostra’ si è lamentata dello scarso sostegno ricevuto dagli altri europei sul fardello dei migranti – a volte quando li chiamiamo non rispondono nemmeno, le sue grandi perplessità sull’agenda francese e le preoccupazioni per il prolungarsi della guerra russo-ucraina.
Nella lunga conversazione i Fiorelli russi la portano a parlare del golpe in Niger fino a che lei arriva a chiedere, al presunto leader africano “Le posso chiedere una cosa tra me e lei? Lei pensa che quello che sta accadendo in Niger sia un piano contro la Francia?”
E c’è da dire, a favore della nostra premier, che sull’Ucraina, nonostante la provenienza della telefonata fosse russa e le bucce di banana si siano sprecate, lei ha saputo tenere fermamente il punto pro Kiev.
Palazzo Chigi suo malgrado ieri ha dovuto confermare dando la ricostruzione secondo la quale il Consigliere Diplomatico le ha passato la telefonata senza dubitare di nulla. Sapremo presto il destino del suddetto
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ATTRAVERSA L’ITALIA A PIEDI PER RIDARE LA VISTA AL SUO CAVALLO.
Dalla Francia Yahoo Actualitees racconta la bella storia del giovane lucano che si è recato a piedi da Lagonegro a Assisi, assieme al suo cavallo cieco, nella speranza in un miracolo che gli restituisse la vista.
Tutto è partito da un sogno premonitore nel quale il giovane, che ha 23 anni e fa il barista, immaginava di partire il 23 settembre sulle orme di San Francesco. E dopo interpretato come una conferma il fatto che il 23 settembre è l’anniversario della morte di Padre Pio, non ci ha pensato due volte e è partito. Senza montare in sella, però, al suo anziano cavallo Jay, 14 anni, razza appalloosa che lo ha seguito al passo. 500 km, una quindicina le tappe è arrivato il 22 ottobre davanti alla tomba di San Francesco dove i monaci del Sacro Convento hanno dato a Jay una speciale benedizione oltre al TEstimonium, il documento che certifica il pellegrinaggio
Dice che per il ritorno Jay ha preteso un van…
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La notizia non è proprio fresca fresca ma per l’Italia è molto bella e ve la voglio dare, visto che stiamo parlando di un sito processo dall’Unesco. E’ riportata dal giornale colombiano LA GRAN NOTICIA ed è L’ITALIA SI ARRICCHISCE DI UN NUOVO SITO UNESCO. E’ IL 59ESIMO
Già eravamo il Paese con più siti al mondo, ora rinforziamo questa prestigiosa posizione.
Racconta la testata di Bogotà che questa meraviglia è completamente estranea all’opera dell’uomo, è il risultato di migliaia di anni di erosione della roccia da parte dell’acqua (a proposito della metafora melanzana, aggiungo io, dell’acqua che non scalfisce la roccia)
Parliamo delle grotte dell’evaporitico, un bene seriale, potremmo dire, non unico, che comprende sette siti nell’Appennino Settentrionale con i celebri Gessi che si possono trovare nelle province di Reggio Emilia, di Bologna, di Rimini e di Ravenna. Più di cento chilometri di grotte, alcune delle quali anche a 265 metri sotto la superficie; testimonianze preziose dei principali periodi dell’evoluzione della Terra.
Un patrimonio inestimabile, quello Italiano, con i suoi 59 siti protetti dall’Unesco che – conferma il giornale colombiano – ci conferma unici al mondo.
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Ecco per finire, aLE CINQUE SPIAGGE PER NUDISTI PIU BELLE D’ITALIA.
Le recensisce dalla Germania Holiday Check, forse fuori tempo massimo per provarle quest’anno. Dico forse in quanto sappiamo che i nordici il freddo non lo temono e sicuramente di questa stagione possono evitare senza problemi i guardoni
Il viaggio come mamma ci ha fatti comincia da Bibione, spiaggia di sabbia soffice con la parte che va dall’ingresso del porto fino al Faro riservata si senza costume. Alle spalle una catena di due a proteggere la privacy
Da Nord a sud, Calabria, Pizzo Greco a Isola di Capo Rizzuto, rifugio storico dei radicali con una distesa immensa di spiaggia rosso gialla circondata da alberi di Eucalipto e paradiso per gli amanti del Wind surf. Attenzione, le tavole da surf non si noleggiano il loco, bisogna averle con se
Poi Filtri, a Trieste, in direzione Monfalcone, Acquarilli, sull’Isola d’Elba e Capocotta, sul litorale romano, dove il tratto di spiaggia riservato non è immenso e molto frequentato.
Saluti a tutti, e a domani