Ristretto Italiano – 21 novembre 2023

Ristretto Italiano – 21 novembre 2023

Processo XXL

Mentre la stampa italiana commenta e da conto delle sentenze di primo grado al maxi processo calabrese, notizie riprese anche da buona parte della stampa internazionale, scelgo oggi in apertura un servizio in cui BARRON’S, il magazine del WALL STREET JOURNAL, spiega ai suoli lettori, molto più in confidenza con le cose di Cosa Nostra, che cosa sia e quando nasca la criminalità organizzata calabrese

BARRON’S: CINQUE COSE DA SAPERE SULLA MAFIA ITALIANA DELLA ‘NDRANGHETA

Più di Cosa Nostra, attacca l’articolo, la mafia della ‘Ndrangheta è oggi il principale sindacato criminale italiano. Profondamente radicata nella regione meridionale della Calabria, la ‘ndrangheta ha sviluppato un vero monopolio sul traffico europeo di cocaina e ha ramificazioni in tutto il mondo.

Con radici che salgono ai tempi dell’Unità d’Italia, nel 1861, la ‘ndrangheta deve il suo nome, derivato dal greco antico, ai rituali di affiliazione che resistono intatti nel tempo con le loro cerimonie e i loro giuramenti formali.

A lungo liquidata come un fenomeno puramente rurale, e messa in ombra dalla più visibile Cosa Nostra – i calabresi sono arrivati all’attenzione del pubblico negli anni ottanta e novanta del secolo scorso con una serie di rapimenti in tutta Italia. Si ritiene che fossero calabresi i sequestratori del nipote del magnate americano el petrolio John Paul Getty nel 1973, quando gli recisero un orecchio per ottenere il riscatto.

Solo nel 2010 l’Italia ha classificato la ‘ndrangheta come organizzazione mafiosa ai sensi della legge. Oggi è ritenuta presente in 40 Paesi del mondo dove, oltre al traffico di cocaina controlla riciclaggio, estorsioni, traffico di rifiuti e tutto il classico ambaradan

In Calabria lo stato dell’infiltrazione oggi avrebbe reso praticamente impossibile lo sradicamento. La struttura familiare, basata sui diversi clan uniti da legami di sangue, ha fatto si che questa organizzazione abbia relativamente pochi pentiti, cosa che rende ancora più difficile la repressione. Nella sola Calabria le famiglie attive sono circa 150. Il fatturato medio annuo secondo Nicola Gratteri, storico magistrato antimafia, si aggira sui 50 miliardi di euro l’anno.

Venendo per chiudere al processo, il più grande processo italiano per mafia degli ultimi 30 anni iniziato nel 2021, i presunti mafiosi passati alla sbarra sono stati più di 300.

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Anche se sporadicamente la stampa estera continua a riferire dell’omicidio di Giulia Cecchettin e della cattura dell’ex fidanzato Filippo. Per chi non vive in Italia e non ha avuto la possibilità di approfondire i diversi aspetti dell’omicidio, quello di Giulia è in effetti un femminicidio come tutti gli altri 86 che lo hanno preceduto solo quest’anno.

Voglio tuttavia citare l’articolo di Reuters che, sotto il titolo di L’OMICIDIO DELLA STUDENTESSA METTE IN LUCE LA VIOLENZA CONTRO LE DONNE IN ITALIA, dopo avere raccontato il fatto e gli sviluppi, anticipa che mercoledì la Camera dei Deputati dovrebbe cominciare a votare su un disegno di legge che amplia le misure di protezione per le donne a rischio e che per sabato prossimo sono in programma naifestazioni in tutte le città d’Italia per celebrare la giornata internazionale contro la violenza sulle donne

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E, per rimanere in tema di parità maschi femmine, LE TELEGRAMME, da Parigi,m torna su una notizia di un mesetto fa: CONTRO LA FEMMINILIZZAZIONE DEGLI INCARICHI, LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE ITALIANA VUOLE LE QUOTE PER GLI UOMINI

E spiega, l’articolo, che dopo tante battaglie per le quote rosa, che dovevano permettere alle donne di accedere ai posti chiave, ora la Penisola (ovvero noi, i francesi ci chiamano così) comincia a rivedere la propria strategia. Perché in Italia il numero delle donne, soprattutto nell’insegnamento, supera di gran lunga quello degli uomini: su circa 700mila insegnanti di ruolo, 580mila sono donne. E sono donne otto presidi su dieci

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Altro collegamento. Prima donne-donne, ora scuole-minorenni. ABC dalla Spagna titola L’ITALIA BLOCCHERA LE SIM MOBILI DEI MINORENNI PER IMPEDIRE L’ACCESSO AI CONTENUTI INAPPROPRIATI SU INTERNET, ovvero porno e scommesse on line.

Il blocco, al quale gli operatori sono tenuti secondo le indicazioni del Garante, partirà da domani, misura che educatori e genitori, scrive l’articolo, ritengono utile ma insufficiente.

Se volete sapere come la penso io posso citarvi il telefonino del giovane La Russa, indagato per violenza sessuale, intestato al padre parlamentare, quindi con tutte le garanzie del caso. Del resto, mi chiedo, quante schede sim nella disponibilità dei ragazzi siano di fatto intestate a loro. Come cantavano un tempo I Platters: Smoke gets in your eyes, Fumo negli occhi

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L’Argentina ha un nuovo presidente che si allinea, di fatto, alle leadership ultraliberiste, che speravamo di esserci messi alle spalle, dei Bolzonato e dei Trump. Ora tocca a loro.

Ma che c’entra con Ristretto Italiano?. C’entra nella misura in cui NORTE CORRIENTES, dall’Argentina, scrive che il nuovo presidente Milei ha vinto in Italia, Austria e Spagna.

Gli argentini che vivono nel nostro Paese e che ieri sono andati a votare – 562 in tutto, nemmeno pochi – hanno dato il 58,66 delle preferenze a lui. Tutto qui. E tutto mentre è in arrivo, per una lezione magistrale a Napoli, la ex vicepresidente uscente, e ferma oppositrice di Milei, Cristina Kirchner

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Per lasciarci col dolce in bocca. La notizia dessert di oggi riguarda le infinite bellezze dell’Italia. E’ il giornale Israeliano MAARIV che seleziona per i suoi lettori alcune delle trenta destinazioni più cool che il National Geografic ha selezionato per i viaggi del prossimo anno.

La rivista di Tel Aviv sceglie quelle più a portata di mano del turista israeliano e ce ne è una anche italiana. Anzi la prima. Quindi tra le città, i quartieri, i siti Unesco e tanti altri luoghi spettacolari che dovremo visitare nel 2024 c’è anche l’Emilia.

Il distretto dell’Italia settentrionale – leggo nell’articolo – è stato indicato dal National geografia anche per il passaggio del Tour de France. Ma ciò che viene espressamente indicato è il triangolo Parma – Modena – Bologna per la sua storia, per la cultura locale e, naturalmente, per l’eccezionale cibo offerto dalla cultura locale.