03 Nov Ristretto Italiano – 3 novembre 2023
Buongiorno,
Dello scherzo telefonico a Giorgia Meloni continuano a parlare e a scrivere tutti, compresi i maggiori network internazionali.
Noi, qui a ristretto, ne abbiamo già parlato ieri riprendendo alcune tra le testate che per prime hanno ripreso la telefonata dopo che i due autori russi avevano diffuso il video. Ieri mi sono soffermato soprattutto sulla sorpresa, sull’incredulità che uno staff di una presidenza del consiglio non sia capace di tutelare il suo premier da uno scherzo
Oggi invece ciò che più salta all’occhio, anche dalla lettura di molti altri commenti, e soprattutto dall’ascolto della registrazione – ieri, per esempio, io non l’avevo ancora sentita – è quanto fosse improbabile che quella voce che parlava con la Meloni potesse essere di un capo di stato africano, viste la forte cadenza russa in quell’inglese, e anche come la nostra presidente del consiglio abbia detto, pensando di parlare a un collega capo di stato, le cose che qui pubblicamente non dice, tanto meno di fronte al Parlamento. A cominciare dalla sua stanchezza per il protrarsi del conflitto in Ucraina
Ad ogni modo: due titoli e cambiamo argomento:
CNN: LA LEADER ITALIANA MELONI PARLA DELLA SUA STANCHEZZA SULL’UCRAINA NELLA TELEFONATA CON I BURLONI RUSSI
Cnn che ha sottolineato come, a differenza di tanti altri suoi colleghi europei che sembrano robottino, la Meloni sia stata umana, si sia lasciata andare
FORBES: IL PRIMO MINISTRO ITALIANO INGANNATO DA BURLONI RUSSI: IL LORO VERO OBIETTIVO PARLARE DELLA GUERRA IN UCRAINA
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A Casoli, in Abruzzo, si apre e forse si è già chiuso un nuovo giallo con implicazioni internazionali dopo che una donna di 66 anni, cittadina inglese, è stata trovata morta, accoltellata, nella casa italiana che da tre anni condivideva col marito
E’ proprio il marito, 74enne, che è stato trovato a Leicester dopo lunghe ore di caccia all’uomo, il principale sospettato come scrivono oggi ma maggior parte delle testate inglesi – molto più dei giornali di casa nostra. Il GUARDIAN, per esempio, titola LA POLIZIA ITALIANA CERCA UN CITTADINO BRITANNICO DOPO CHE LA SUA PARTNER E’ STATA TROVATA PUGNALATA A MORTE.
La coppia, racconta il servizio, si era trasferita in questa campagna dell’Italia Centrale, a poca distanza da Lanciano, in una zona molto abitata da expat inglesi. Meno cool della Toscana tuttavia molto amata.
Una coppia molto affiatata, dicono gli amici e i vicini di casa, che si vedeva spesso passeggiare con i cani. Le, Michelle, la vittima, amava inoltre postare foto di loro due su Instagram.
Il ritrovamento è stato fatto da un’amica che non avendo avuto risposta al telefono si è recata a casa della vittima; lui, il marito era già sparito con la sua jeep Compass bianca.
Altri scenari non sono esclusi. Roba da Chi l’ha visto
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E c’è un’altra notizia, riguardante il nostro Paese, della quale si parla si scrive sempre più frequentemente all’estero e sulla quale, sembra quasi per una sorta di scaramanzia, i media nazionali parlano e scrivono pochissimo: I campi Flegrei
Solo oggi trovo due approfonditi servizi, uno su NBC NEWS intitolato DUE SUPERVULCANI, SEBBENE IN MONDI A PARTE, ATTIRANO L’ATTENZIONE DEGLI SCIENZIATI
Un servizio che fa un raffronto tra i nostri Campi Flegrei e la Caldera di Long Valley, nell’entroterra della California. Due supervulcani da tempo dormienti su due continenti molto lontani ma che stanno risvegliandosi insieme. E già il nome che viene loro dato di supervulcano, con quel super davanti riservato a solo venti di loro nel mondo, non fa dormire sonni tranquilli anche se poi l’articolo spiega che il super è riferito all’estensione e non al potenziale distruttivo.
E poi c’è l’articolo del WALL STREET JOURNAL, che lasciando perdere la California si concentra solo su di noi e che titola IL SUPERVULCANO RIMBOMBANTE ITALIANO HA MEZZO MILIONE DI RESIDENTI AI MARGINI.
Capito si? Se quello Californiano lo puoi anche chiudere alle visite e al transito trovandosi in un parco nazionale, a Pozzuoli e a Napoli ci sono mezzo milione di persone da evacuare.
Ed è proprio qui che, tra i primi, il Washington Post comincia a scrivere dei dettagli del piano di protezione civile messo a punto in questo periodo di interminabile sciame sismico (2500 scosse in tre mesi).
Domenica a Pozzuoli sono stati distribuiti degli opuscoli informativi con le informazioni su come comportarsi in caso di allarme. Dai consigli su come lavare gli ortaggi se contaminati dalla cenere, a come guidare – meglio NON guidare – se la strada è cosparsa di cenere. E poi le strade da imboccare per allontanarsi in caso di eruzione anche se lo stesso inviato del WSJ nota che si tratta di strade intasate sempre
Riferisce inoltre, l’inviato, che le persone sono sempre più nervoso, che di notte ad ogni scopetta si svegliano e non riprendono più sonno, che il mercato immobiliare è ormai totalmente paralizzato con nessuno che rischia più di comprare in una zona del genere.
Notizie e servizi che sulla stampa nazionale, ripeto, trovi a fatica
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Cinema per chiudere. L’ITALIA TORNA ALLA HOLLIWOOD SUL TEVERE, titola HOLLIWOOD REPORTER
E sai che novità, verrebbe da dire, visto che la rinascita di Cinecittà è cosa ormai di un paio di anni o più, ma questo è uno di quegli articoli che fanno sempre piacere, soprattutto a noi che viviamo a Roma, in quanto la sola suggestione di tornare agli anni della Dolce Vita ci fa sognare.
Tornando all’articolo leggiamo che le agenzie italiane stanno facendo gli straordinari per rafforzare i legami, e promuovere i nostri attori presso i produttori americani.
Cinecittà, scrive ancora Hollywood Reporter, resta lo studio cinematografico più grande d’Europa che in oltre 80 anni di attività ha prodotto oltre tremila film almeno 51 dei quali hanno vinto un Oscar.
E il ritrovato splendore, spiega ancora l’articolo, va riconosciuto anche agli straordinari incentivi fiscali per i registi americani con uno dei crediti di imposta più competitivi d’Europa. Un credito del 40 per cento per un massimo di 20 milioni di euro se assegnato tramite un produttore esecutivo italiano.
E poi, di non secondaria importanza, tutti i set extra studios che l’Italia può offrire con una serie di paesaggi diversi, dai monumenti, alle chiese, alle architetture storiche e culturali, alla sua luce naturale, quasi antica. E cita come regioni più interessanti per i cineasti l’Appennino Calabro, le Marche, la città di Torino con il suo eccezionale patrimonio di palazzi