30 Ott Ristretto Italiano – 30 ottobre 2023
MENTRE L’ITALIA SI RIVOLGE NUOVAMENTE ALL’AFRICA, NELLA COALIZIONE AL GOVERNO A ROMA PERSISTE IL MITO DEL BUON COLONIZZATORE.
Il titolo è di FRANCE PRESS sulla base di un articolo della statunitense Associated Press e denuncia come, a differenza di molti altri Paesi che hanno fatto i conti col passato e si sono scusati per i loro trascorsi di colonizzatori (Germania, Francia, Belgio) qui da noi fatichi a essere messa da parte la retorica dell’Italia brava gente. L’Italiano che se in guerra non ha mai commesso le atrocità attribuite a altri e anche se colonizzatore ha sempre rispettato la popolazione. Che gli vuole bene.
Ma quando mai. L’articolo di Associated Press ricorda le centinaia di migliaia di civili uccisi sotto il nostro dominio in Libia, Etiopia, Eritrea e nell’attuale Somalia dalla fine del 19esimo secolo alla prima metà del ventesimo, nonostante alti esponenti di questo governo, come il vice ministro degli esteri Cirielli, affermino che la presenza italiana in Africa sia sempre stata portatrice di civiltà senza spargimenti di sangue o repressione. Un mito, quello del buon colonizzatore, che è ben radicato nel partito di Giorgia Meloni ma che non ha alcun fondamento storico.
E a questo proposito, ricorda il servizio, l’opposizione italiana sta lavorando a un disegno di legge per istituire, nella data del 19 febbraio, la “Giornata della memoria per le vittime del colonialismo italiano”. 19 febbraio perché in quel giorno del 1937 iniziò il massacro di civili etiopi ad Addis Abeba da parte delle truppe italiane. Un disegno di legge che tuttavia ha ben poche possibilità di essere approvato nel corso di questa legislatura in cui Fratelli d’Italia gode di un’ampia maggioranza parlamentare.
Gli occhi dell’Italia – spiega ancora l’articolo – si volsero all’espansione dopo l’unificazione del 1861 con la giovane nazione ansiosa di stabilire un punto d’appoggio in Africa in competizione con le altre potenze europee. D’altra parte potere inviare lavoratori nei territori via via occupati nel Corno d’Africa contribuiva a alleviare i grandi problemi della disoccupazione del disagio sociale in Patria.
E’ vero che l’Italia, più di altri, costruì infrastrutture come strade, ponti, ferrovie alimentando – almeno in noi a casa il mito della brava gente – ma la nostra fu chiaramente anche una storia di violenza, sfruttamento e razzismo. Molti storici concordano che gli africani uccisi nelle terre conquistate siano stati non meno di 700mila dei quali 150mila nella sola Libia durante il Ventennio Fascista.
###
Eco internazionale per i primi provvedimenti del nostro governo contro lo strapotere di AirBnB e dei suoi fratelli nelle grandi città turistiche italiane dove, per il dilagare degli affitti brevi, non si trova più una casa in locazione per le famiglie che ne hanno bisogno.
Sono molti i giornali stranieri che parlano della stretta fiscale che, come riferisce Reuters, prevede l’innalzamento della tassazione fino al 26 per cento. Un inasprimento che segue alla precedente decisione di alzare comunque tutti al 21 per cento.
C’è ancora molta strada da percorrere – precisa tuttavia l’agenzia di stampa londinese, di quei alla fine della discussione della manovra finanziaria a fine anno.
###
Ecco la Super Mafia. I dettagli della recente operazione Hydra, con la quale la polizia italiana ha portato in carcere undici presunti mafiosi con una vasta gamma di accuse e ha proceduto a sequestri per cifre parecchio importanti, sono riportati anche dal TIMES OF INDIA che titola I BOSS DELLE TRE MAFIE ITALIANE ASSIEME A PRANZO
Le autorità italiane – riporta il sottotitolo – hanno filmati i pezzi grossi di Cosa Nostra, ‘ndrangheta e camorra insieme a tavola per progettare una alleanza inedita sul territorio di Milano. In nome del business i vecchi rivali sono passati sopra alle vecchie ruggini dicendosi, in sintesi, “Questa è Milano, non siamo più in Campania, in Calabri, in Sicilia, uniamo le forze”.
Una rete criminale evoluta, un accordo criminale stabile che infiltra l’economia pulita servendosi dei colletti bianchi, dall’edilizia agli ospedali, ai grandi parcheggi aeroportuali, ai mercati di frutta, fino ai contratti pubblici per assicurarsi la ristrutturazione delle carceri
###
Roma invasa dal calabrone orientale, un insetto particolarmente aggressivo proveniente da Nord Africa e Sud Est Asiatico.
Ne scrive il Guardian dopo i diversi incidenti registrati fra la popolazione nel corso dell’estate, grossi calabroni bruno-rossastri avvistati già nel 2021 ma che soprattutto quest’anno hanno moltiplicato la propria presenza.
Capita sempre più spesso che i cittadini chiedano aiuto per la scoperta di nidi tr ale persiane di casa, nelle prese d’aria, nelle prese di condizionamento, sulle celebri terrazze del centro. Nidi che arrivano a contenere fino a mille celle.
Molti i ricorsi al pronto soccorso per le punture, sempre nella capitale un lavavetri è morto cadendo dalla scala dopo essere stato stordito da uno sciame di calabroni.
Scrive il Guardian che la loro capacità di adattamento è molto forte e che il mix caldo estremo – città sporca di questa estate che non finisce mai ha fatto il resto
###
Turismo in chiusura. Dall’olandese DOLCEVIA prendo un articolo su CALCATA: UN’INCANTEVOLE GEMMA MEDIEVALE A UN’ORA DA ROMA
Calcata – scrive la testata nordeuropea e posso confermarvi io – è un pittoresco borgo medievale nella campagna a Nord della Capitale, sulla strada per Viterbo, dove il tempo sembra essersi fermato. Poche decine di case gettate su una roccia vulcanica in alto, sopra la Valle del Treja, con viste mozzafiato sulle colline circostanti.
Una visita a Calcata ti riporta – secondo l’articolo – sia ai tempi di Hansel e Gretel sia a quelli di Woodstock per la forte presenza di artisti di strada e musicisti. Fu infatti negli scorsi anni sessanta e settanta che Calcata attirò l’attenzione di un gruppo di hippy che cercavano uno stile di vita alternativo e, soprattutto, uno spazio abitativo libero. Artisti che, nel corso degli anni successivi, acquistarono quelle case e le restaurarono fino a fare recuperare al borgo il permesso di abitabilità che aveva perduto a metà del secolo scorso per lo stato di altissimo degrado.
E ancora oggi l’atmosfera bohémien attira turisti, artisti, scrittori, anime libere da tutto il mondo