07 Ott Ristretto Italiano – 6 ottobre 2023
Ancora una grande copertura per la tragedia del bus precipitato a Venezia.
In apertura abbiamo Firenze che dice basta all’invasione degli AirBnB, una notizia che, anche se circoscritta al comune gestito da Dario Nardella può fare da apripista per molte altre situazioni, e non solo italiane. Come dimostra l’articolo del turco TURIZMGAZETESI dal titolo AIRBNB E’ VIETATA A FIRENZE, IN ITALIA, E LE PROTESTE CONTRO GLI AFFITTI BREVI SI DIFFONDONO ANCHE IN FRANCIA
La decisione, dicevo, è del Consiglio Comunale di Firenze: basta affitti brevi entro i confini del centro storico. Nessun fiorentino, da tempo ormai, riesce più a trovare alloggio in città, o se ne deve andare di fronte a pigioni aggiornate fino all’insostenibile. La delibera fiorentina prevede anche sconti sulle tasse per i proprietari di immobili che rinunciano al modello e ritornano agli affitti pluriennali.
Nel 2016 – da detto Nardella – avevamo poco meno di seimila case in Airbnb, oggi sono 14378 appartamenti e rispetto a quei tempi i prezzi sono cresciuti del 42 per cento; 15,1 solo nell’ultimo anno
Scrive l’articolo che anche in Turchia la discussione sugli AirBNB è all’ordine del giorno per la concorrenza sleale della piattaforma USA. E che campagne analoghe sono in corso in venti città francesi, dove i centri anche per questo si svuotano, e in Grecia.
Intanto, conclude l’articolo turco, l’Unione Europea sta scrivendo nuove normative a cominciare da un sistema di registrazione digitale delle case in affitto a breve termine con le informazioni complete sui singoli proprietari e le società che le possiedono
REVOLUTION ENEERGETIQUE: 36 ANNI DOPO AVERE ABBANDONATO, L’ITALIA VUOLE REINTRODURRE IL NUCLEARE
L’Italia ha smesso di fare funzionare le sue centrali nucleari da più di tre decenni. Ma con l’obiettivo di favorire un mix meno carbon intensive e più diversificato, sta ora valutando la possibilità di riconnettersi a questa fonte energetica. E, in quest’ottica, il Paese ha ufficialmente avviato le trattative per il reinserimento dell’energia nucleare.
Lo scopo è quello, come chiede l’Europa, di abbandonare progressivamente, entro il 2050, carbone, petrolio e gas. Ma eolico, solare e idroelettrico, di fronte a una domanda tanto importante di energia, non bastano, soprattutto per la variabilità delle fonti rinnovabili. Oggi tira vento, domani no. Quest’anno c’è stato tanto sole, magari il prossimo piove sempre.
Revolution Energetiche, che è una pubblicazione a favore delle rinnovabili, ricorda che nel 1987 scegliemmo di abbandonare il nucleare chiudendo le quattro centrali esistenti sul nostro territorio e interrompendo un importante progetto in corso. Decisione che fece seguito a un referendum popolare nato sull’onda emotiva di Chernobyl.
Nel 2011, in un referendum per molti versi simile gli italiani riaffermarono la volontà di tenere l’atomo alla larga (c’era stato Fukushima l’anno prima). Quest’anno però siamo di nuovo vicini a una svolta.
A maggio la Camera dei deputati ha approvato una mozione favorevole al ritorno dell’energia nucleare impegnando lo stato ad avviare una ricerca. E le discussioni sono in corso. La prima riunione, coordinata dal ministro Pichetto Fratin si è tenuta il 21 settembre scorso con Enti pubblici, accademici, associazioni scientifiche, esperti in sicurezza e smantellamento nucleare.
Spiega infine l’articolo che nella sua strategia l’Italia si vuole concentrare, scartando completamente le centrali di terza generazione, solo sui piccoli reattori modulari. Unità, queste, progettate e preassemblate in fabbrica prima di essere installate in loco che avrebbero una capacità tra 50 e 300 megawatt e si distinguono per il basso costo e per i tempi ridotti di costruzione
EURACTIV (DE): ITALIA TRA SPOT ALL’IMMIGRAZIONE E CARENZA DI MANODOPERA QUALIFICATA
Se da una parte il governo è alla ricerca di soluzioni europee per fermare l’immigrazione irregolare, allo stesso tempo deve riuscire a colmare le lacune nel mercato del lavoro servendosi dei migranti. Ma non c’è nessun investimento previsto sulla formazione.
E mentre rifiutiamo quelli che arrivano tra tanti pericoli e sofferenze facciamo decreti per far venire i medici da Cuba, gli infermieri dall’India e gli agricoltori dal Kirgizistan
Gran parte dei migranti dei barconi infatti non sono qualificati e per questo è fondamentale una formazione strutturata e ben finanziata
Problemi che Meloni conosce bene – scrive la redazione tedesca – anche se ha preferito lasciare questo incarico alle aziende che, per assumere manodopera hanno solo la facoltà di indicare il numero di lavoratori che servono e non di scegliere fra il bacino dei migranti già presenti in Italia
Il mercato interno può liberamente formare i nuovi assunti, ma in piena anarchia, senza un quadro di riferimento. I settori in cui c’è maggior bisogno restano agricoltura, turismo e sanità compresa l’assistenza domiciliare.
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Italia Croazia 2 a 1, almeno per quanto riguarda le preferenze turistiche degli austriaci
Lo titola, da Vienna, VOLKS BLATT: L’ITALIA E’ LA DESTINAZIONE TURISTICA PIU POPOLARE DELL’AUSTRIA.
Il dato è di un sondaggio Spectra, istituto austriaco, e dice che l’Italia è stata scelta per le vacanze dal 22 peer cento dei loro connazionali, la Croazia dal 19, l’Austria medesima arriva terza con una preferenza sui monti della Carinzia.
Quindi, nonostante la sostanziale equidistanza per un automobilista che scende dall’Austria, il nostro mare, o la nostra organizzazione turistica e alberghiera, piacciono di più.
Indagine dalla quale scopriamo poi che la maggior parte ha soggiornato per più di cinque giorni, molti sulle spiagge dell’Adriatico settentrionale, uno su due ritorna ogni anno. Quattro su dieci vanno in hotel con il campeggio che, dopo la pandemia, ha perso molto appeal. E, nel caso, basta tende, più che altro caravan e roulotte, o bungalow.
Quasi nessuno più prenota tramite agenzia. O tornano nei posti dell’anno scorso e dell’ìanno prima o vanno via piattaforme on line.
Un terzo degli abitudinari ha già prenotato per il 2024 e la classifica delle preferenze resta invariata: Italia, Croazia, Austria