Ristretto Italiano – 7 novembre 2023

Ristretto Italiano – 7 novembre 2023

FRANKFURTER RUNDSCHAU: TEMPESTA VERGOGNA IN ITALIA, LA POPOLAZIONE TOSCANA SI SENTE DELUSA DA TUTTI

Gli articoli sulla devastazione della Tempesta Ciran continuano a essere decine da tutta Europa. Questo tedesco, in particolare, oltre ai danni materiali – qui citava 300 milioni ma sono già molti di più – e in vite umane descrive le centinaia di famiglie toscane senza elettricità per giorni e con l’acqua, quella da bere e per lavarsi, razionata.

E le proteste. Perché le accuse alle autorità, locali e nazionali, sono pesantissime. Le persone lamentano di essere lasciate sole a combattere contro il fango, senza neppure quell’arrivo che era stato promesso dei militari. Cittadini cui non hanno portato nemmeno i sacchi di sabbia – scrive ancora il quotidiano di Francoforte, che si sentono abbandonati da tutti.

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EURACTIV: L’ITALIA SARA’ IL PRIMO PAESE IN ASSOLUTO A VIETARE IL CIBO SINTETICO

Dopo la notizia di qualche settimana fa, che anche Ristretto Italiano riportò, secondo la quale il nostro governo stava abbandonando le intenzioni più bellicose contro la carne di laboratorio, il Ministro dell’Agricoltura è tornato all’attacco e lo ha fatto durante un evento dei conservatori e riformisti europei al quale ha partecipato anche il commissario europeo all’Alimentazione.

Annuncio secondo il quale da ieri la Camera ha cominciato la discussione dei disegno di legge che vieterà la produzione, l’importazione e la commercializzazione di alimenti prodotti nei laboratori. “Saremo un esempio per tutti” ha detto il nostro argomentando sul fatto che, oltre al principio di precauzione, c’è anche il rifiuto di creare una società a due livelli: la filiera del cibo per i ricchi e quello per i poveri”

La carne sintetica non è carne – ha continuato il nostro – il latte sintetico non è latte e noi siamo per gli allevamenti tradizionali. Amen

Peccato – spiega tuttavia Euractiv – che il modello agricolo di Lollobrigidfa e dei conservatori vada in direzione opposta a quello adottato dall’Unione Europea.

La parola alle prossime elezioni, ormai imminenti

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Ripristinare la festività del 4 novembre, festività soppressa nel 1976. Ci sta lavorando, come riferisce Reuters, il nostro governo come riferito dal ministro Crosetto da Cagliari dove, il 4 novembre appunto, si era recato per festeggiare la festa delle Forze Armate.

Dal 1919 al 1976, appunto, il 4 novembre è stato un giorno libero dal lavoro, come a lungo lo fu anche il due. L’agenzia britannica ricorda che in tale data l’Italia celebra l’anniversario dell’armistizio di Villa Giusti del 1918 che pose fine alla prima guerra mondiale sul fronte italiano

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TELEVISIONE SVIZZERA: LA SANITA ITALIANA CHIAMA ALLA CASSA I FRONTALIERI

Passate il confine per andare a fare gli infermieri nel Canton Ticino?Ok, qualcosa datelo anche a noi. Chiamiamola pure tassa anche se mi verrebbe in mente un termine diverso…

La proposta, che ancora non è legge, è contenuta nella finanziaria attualmente in discussione: un’imposta annuale del tre al sei per cento del reddito, da devolvere per il miglioramento del servizio sanitario nazionale. L’aliquota definitiva spetterà poi alle Regioni, e quelle maggiormente coinvolte sono Piemonte, Val d’Aosta, Lombardia, Liguria, alto Adige.

Una misura, sostiene la Televisione Svizzera, pensata soprattutto per arginare l’esodo dei professionisti italiani del settore sanitario. E, calcolando un totale di 91mila frontalieri italiani che ogni giorno passano il confine, si può stimare un introito di 110 milioni circa da redistribuire, come bonus in busta di circa 750 euro, ai sanitari che decidono di restare di qua.

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E a proposito di lavoro, c’è poi quell’imprenditore rumeno, con azienda a Piacenza, che dalle telecamere di Romania TV lamenta di non riuscire a trovare camionisti pur offrendo 3mila euro al mese e pur offrendoli anche anticipatamente.

Con una flotta di 30 camion, e solo 25 autisti alle dipendenze, non riesce a trovare altro personale dichiarando di non avere, per questo, potuto onorare contratti già firmati per una perdita di 80mila euro.

Afferma di offrire contratti di lavoro conformi alle leggi italiane e anche di più. Ha fatto annunci in Italia, in Romania, su siti specializzati ma… nisba!

Accetterei anche i principianti ma non hanno voglia di imparare nonostante il prezzo della formazione sia disposto ad accollarmelo io. Niente, nessuno, nemmeno di fronte a viaggi nell’arco di una sola giornata, con ritorno in sede ogni sera, e con una foresteria a loro disposizione e con 30 euro di extra a notte nel caso debbano dormire per strada.

Gli stipendi, precisa, oscillano tra i 220 e i 2800 al mese

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A Roma ha aperto il primo ristorante specificamente per cani, notizia che, pur vivendo a una decina di chilometri dal suddetto, ho scoperto su un sito Thailandese che ne parla come idea anche per i loro ristoranti

Un ristorante, il primo del genere in tutta Europa, con una cucina per i soliti ospiti a quattro zampe, serata da quella per noi banali bipedi. Cucina che si serve della professionalità di un veterinario per la definizione dei menu, mentre un addestratore, altrettanto professionista, sta in sala per assicurarsi che i cani siano distribuiti in modo adeguato da non infastidirsi reciprocamente; da non fare cagnara, diciamo.

Fiuto, questo il nome del Ristorante, sulla Flaminia, ha un depor all’esterno e una sala interna con cucina a vista. Ci sono i tavoli per gli umani, con o senza cani, e i lettini per i Canetti. Dalla cucina escono le ciotole scrupolosamente impiantate e le portate sono multiple; da tenere c’è acqua minerale.

Ma che cosa mangia un cane in un ristorante per cani? Nel menù le ciotole sono diverse e i prezzi, oltre che per il buco, variano anche secondo la taglia dei cani: otto euro per i cani da borsetta, 16 per le taglie medie, 20 per i canoni. Sul contenuto ci sono le ciotole a base di riso piselli e pollo; riso, manzo carote e grana; riso, merluzzo e zucchine e poi quella riso, patate e ricotta per i cani vegetariani. E mi fermo ai primi  piatti perché ci sono anche i secondi e le torte dog.

E i bipedi, gli umani? Niente scatolette nemmeno per loro.