Ristretto Italiano – 9 dicembre 2023

Ristretto Italiano – 9 dicembre 2023

Di che cosa parlano e scrivono oggi i giornali italiani e di che cosa invece la stampa estera. Due cose che spesso non coincidono. Anzi, la mia impressione, che poi vedremo meglio anche nel corso di questo podcast, è che la forbice di interessi si stia divaricando, che dipenda oppure no (io penso di no) dalle pressioni di questo governo.

Ad ogni modo sulla stampa italiana l’ennesimo femminicidio in un albergo di La Spezia e il fermo del marito, ore dopo, poco lontano. Poi i negoziati sul Patto di Stabilità che l’Italia ha sospeso. E ancora le cronache di guerra da Israele e Gaza.

Sulla stampa estera, che invece spesso vi riferisco con qualche di ritardo per cause dovuto anche alle differenze di fuso, si scrive ancora parecchio sulla tradizionale inaugurazione della stagione lirica, evento capitato tra l’altro, quest’anno, in concomitanza anche con l’inserimento del bel canto nel patrimonio immateriale dell’Unesco.

Ecco quindi ASSOCIATED PRESS che titola IL PRIMA DI GALA DEL DON CARLO ALLA SCALA CELEBRA IL NUOVO STATUS DELL’OPERA ITALIANA COME TESORO CULTURALE.

Riconoscimento culturale celebrato appunto giovedì sera a Milano

L’accoglienza del pubblico – come sottolinea l’agenzia di stampa americana – è stata particolarmente calorosa con 13 minuti di applausi per le quattro ore di produzione che hanno visto protagonisti la soprano russa Anna Netrebko e il baritono italiano Luca Salsi.

Don Carlo tocca temi scottanti come potere e oppressione e anche per questo – è sempre Associated Press che scrive – la continua resa dei conti dell’Italia col suo passato fascista si è riversata in sala con un grido di No Al Fascismo piovuto sulla platea dal loggione. Oltretutto i sindacati della Scala avevano protestato con un comunicato, prima dell’inizio, contro il presidente del Senato La Russa.

La Scala si affermò come luogo di antifascismo già durante il ventennio quando Arturo Toscanini si rifiutò di suonare l’inno fascista in teatro e fu ringraziato – diciamo – per questo con una ripassata da parte delle camicie nere.

Per quanto riguarda il riconoscimento dell’Unesco passo ora al GUARDIAN che titola IL CANTO LIRICO ITALIANO SI AGGIUNGE ALLA PIZZA NELLA LISTA DEI BENI CULTURALI DELL’ONU.

Il riconoscimento è al bel canto come forma d’arte vivente. L’opera fece il suo debutto alla fine del 1500 a Firenze continuando a generare molti compositori di fama mondiale da Claudio Monteverdi a Antonio Vivaldi a Gioacchino Rossini e Giuseppe Verdi

Testualmente l’Unesco ha descritto la pratica come un modo di cantare fisiologicamente controllato che migliora il potere portante della voce in spazi acustici come auditori, anfiteatri, arene e chiese.

Eseguito da persone di tutti i sessi è accompagnato da specifiche espressioni facciali e gesti del corpo e prevede una combinazione di musica, teatro, recitazione e messa in scena.

Da notare come la formulazione usata, politicamente corretta, sia stata di tutti i sessi anziché di entrambi i sessi come si sarebbe detto fino a non troppo tempo fa

L’Unesco ha inoltre descritto l’opera lirica come un mezzo di libera espressione e dialogo intergenerazionale

La prima opera in Italia – scrive ancora il Guardian – è considerata Dafne di Jacopo Peri rappresentata a Firenze nel 1598 per la corte dei Medici. Verdi è stato il più grande compositore italiano regalando al mondo opere tra cui Rigoletto, la Traviata e Otello

Ebbene si, fa piacere constatare che si parla dell’Italia anche grazie a questi immensi Italiani

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Dando una scorsa ogni giorni a diverse decine di testate e siti da tutto il mondo ci siamo resi conto che c’è una notizia che ci riguarda, una semplice curiosità della quale si e no la stampa italiana ha parlato, che tiene banco da settimane. Ne continuano a parlare da nord a sud del pianete ed è quella dell’ex più bello d’Italia che abbandona la carriera di modello per entrare in seminario.

Certamente per un lettore straniero il combinato disposto di due stereotipi italiani come il bell’uomo mediterraneo e la Chiesa con i suoi preti in tonaca è esplosivo.

E anche se del nostro Edoardo Santini vi ho già parlato qualche giorno fa, lo riprendo in quanto a scriverne diffusamente oggi è CNA, la potente agenzia di stampa cattolica con sede in Colorado.

CNA che spiega come, sebbene questo giovane avesse iniziato una carriera di fotomodello e ballerino, il piani di Dio per lui fossero diversi.

Racconta, Santini, di avere incontrato in questi anni persone che gli hanno mostrato che cosa è veramente la Chiesa dandogli la forza di riprendere progetti che aveva in se fin da piccolo ma non aveva perseguito per paura.

Ha menzionato l’opposizione della nonna, che da lui voleva qualcosa di diverso affermando però che poi si è stancato di assecondare le aspettative degli altri e di essere stanco di mostrare dei se, nelle sue foto, l’immagine di un giovane felice solo apparentemente.

Il primo passo l’ha fatto lo scorso anno trasferendosi a vivere con due preti, cosa che ha definito come l’esperienza più bella della sua vita. E alla fine dell’anno ha chiesto al suo vescovo di entrare nel corso preparatorio, l’anno che precede l’ingresso in seminario. A 21 anni non è tardi per rispondere alla chiamata del Signore

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E un’altra notizia che la stampa estera sta coprendo certamente di più di quella italiana è la nostra nuova legge, uscita questa settimana dal Senato, sul diritto all’oblio oncologico dei guariti dal cancro.

Titola THE TELEGRAPH da Londra: IN ITALIA AI SOPRAVVISSUTI DEL CANCRO VIENE CONCESSO IL DIRITTO ALL’OBLIO. Ovvero dopo dieci anni dalla diagnosi la propria storia medica non sarà più accessibile a nessuno, a cominciare dalle banche e dalle compagnie di assicurazione che troppo spesso, oggi, lesinano mutui e polizze, o le fanno pagare particolarmente care.

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Sempre sull’attività legislativa romana c’è poi EURACTIV a titolare IN ITALIA LA CAMERA DEI DEPUTATI RESPINGE LA LEGGE SUL SALARIO MINIMO.

Degli almeno nove euro lordi l’ora per i lavoratori se ne riparlerà, non ora.

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Tre notizie di piccola cronaca in breve. Dalla Germania, e a quanto ho visto io solo in Germania, parlano molto dell’anziana signora ligure di Camporosso finita in terapia intensiva dopo avere ricevuto una bolletta dell’acqua di oltre 15mila euro. In realtà era un errore del contatore e la donna aveva in sospeso appena 65 euro per il periodo agosto-ottobre. Che poi 65 euro di acqua in due mesi non sono nemmeno così pochi.

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A VENEZIA UNA GONDOLA SI RIBALTA PERCHE I TURISTI SI ALZANO TUTTI IN PIEDI PER FARSI UN SELFIE

Notizia, questa, che ho preso da OUEST FRANCE e che va per la maggiore in Francia.

A nulla erano serviti i richiami del gondoliere che gli aveva intimato di stare seduti. I quattro sono finiti in acqua, che come in tutta la laguna superava a fatica il metro, ma era decisamente gelata. Li ha tirati su tutti. Io li avrei mandati a casa a nuoto

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E negli Stati Uniti va per la maggiore la notizia di quel paesino in provincia di Isernia, Vastogirardi, dove i residenti continuavano a trovarsi le gomme delle auto tagliate.

Che si trattasse di una faida tra vicini, di regolamenti di conti? Alla fine è bastato installare poche telecamere nei punti strategici per verificare che era opera di un cane che, affetto da gengivite, cercava di alleviare il dolore mordendo i copertoni.

Pare che il padrone di Billy dovrà sborsare un bel po’ di quattrini per saldare il conto di Billy.