Rompicapo Campi Flegrei

Rompicapo Campi Flegrei

Come un supervulcano sulla costa italiana è diventato un problema troppo grande da affrontare”. Iòl titolo è  della rivista americana Politico in un articolo nel quale analizza  come il terremoto di una settimana fa a Pozzuoli abbia finalmente spinto le autorità d agire dopo decenni di costruzioni incontrollate che mettono a rischio mezzo milione di persone.

Nella pittoresca cittadina balneare fuori Napoli che diede i natali a Sophia Loren – attacca l’articolo – il terremoto più potente degli ultimi 40 anni ha costretto gli abitanti a dormire in auto o nei tendoni della protezione civile sul lungomare.

In Italia, un Paese altamente sismico a prescindere, Pozzuoli fa parte di un’area densamente popolata che si trova sul vulcano più pericoloso d’Europa.

I politici hanno chiuso un occhio per decenni mentre in quest’area di bellezza paesaggistica straordinaria, l’edilizia era impazzita e la popolazione si moltiplicava. Oggi ci vivono stabilmente almeno 500mila persone. Mezzo milione.

L’ultima vera eruzione del vulcano risale a cinquecento anni fa ma l’intensificarsi dei piccoli terremoti che si succedono dall’estate scorsa – più di mille scosse al mese – non lascia tranquillo nessuno. E solo ora, dopo avere trascinato i piedi per decenni – scrive ancora Politico – gli amministratori stanno preparando piani di emergenza per evacuare centinaia di migliaia di persone. E il governo nazionale sta per la prima volta prendendo in considerazione l’opzione più radicale di tutte: pagare le persone perché se ne vadano.

E l’evacuazione resta un problema insormontabile se solo pensiamo a tre-quattromila persone che, dopo una scossa di terremoto, salgono in macchina contemporaneamente impedendo, oltretutto, di muoversi anche ai servizi di emergenza.

La zona è un paradiso – scrive ancora la rivista geopolitica americana. Lì è sempre primavera e l’attività termale riscalda anche l’acqua di casa. Tuttavia la speculazione ha reso l’intera zona totalmente vulnerabile e la colpa è di tutti, anche dei cittadini. In loro vincono la rassegnazione e il fatalismo mentre i politici si trincerano dietro il “problema troppo grande da risolvere”. Della serie speriamo che non tocchi a noi.

Le persone che vorranno trasferirsi verranno aiutate – ha detto il ministro Musumeci – Abbiamo stanziato i soldi per cominciare a farlo. Ma la maggior parte dei residenti, come sempre, non vorrà sradicare le proprie famiglie, abbandonare le proprie case nel timore dei saccheggi. Dalla propria terra nessuno mai vuole andarsene.

 

 

Passando alla politica. Come diciotto mesi fa, quando Giorgia Meloni cominciò a governare l’Italia, gli occhi del mondo sono nuovamente tutti puntati su di noi. Reuters per esempio ieri titolava “L’Italiana Meloni esclude una fusione della destra nella politica europea”.

Intanto NRC dall’Olanda dedica un servizio a “Come Giorgia Meloni è diventata una forza imprescindibile in Europa

E sempre dall’Olanda, Paese fortemente in ambasce dopo le ultime elezioni dove l’estrema destra che ha vinto non riesce a piazzare un proprio primo ministro, l’autorevole quotidiano Trouw si chiede “Come se la sono cavata i primi ministri non eletti in Italia”.

Molti i ragionamenti politici che abbiamo affrontato oggi.  Ma prima di chiudere c’è un’altra notizia commentata da un grande numero di testate internazionali ed è la ripresa italiana al finanziamento dell’Agenzia Onu per le Nazioni Unite. Un titolo fra tanti, quello di al Jazeera: “L’Italia riprenderà i finanziamenti dell’UNRWA mentre Gaza affronta la crisi umanitaria”.

Buon ascolto dell’episodio odierno di Ristretto Italiano e a domani