Salvini: fino all’ultimo respiro contro una morte politica già scritta

Salvini: fino all’ultimo respiro contro una morte politica già scritta

Con la politica italiana, si sa, gli osservatori stranieri ci vanno a nozze e, con le liste delle europee, siamo tornati al ‘piatto ricco mi ci ficco”.  Le grandi testate estere scendono dunque in pista, come il Financial Times che dedica un articolo a Salvini dal titolo: “Il leader italiano di estrema destra Matteo Salvini lotta per la sopravvivenza politica” L’impressione che il leader leghista stia, come si dice, alla canna del gas è ormai diffusa, e non solo in Italia se anche il giornale in carta giallo-finanziaria della City registra la ribellione crescente all’interno delle sue fila. Una rivolta sempre più aperta diventata ancora più forte con la scelta di un militare omofobi e filorusso come candidato principale del partito per Strasburgo.

Malcontento che ha l’epicentro proprio nella roccaforte lombardo-veneta dove la Lega è nata e diventata grande, e dove gli elettori si stanno spostando sempre più numerosi verso la destra più moderata – che è tutto dire – di Giorgia Meloni. Con altri, anche se non altrettanto numerosi, che stanno tornando verso Forza Italia in quanto, come scrive il Financial Times, “Berlusconi è oggi un leader migliore dal cielo di quanto Salvini lo sia dalla terra”.

Salvini è un egoista – ha dichiarato un imprenditore milanese al giornalista inglese – Pensa solo a se stesso, a sopravvivere lui, e tutti abbiamo capito che con lui non abbiamo futuro politico. Ma non vuole dimettersi. Lo steso Bossi, in una delle sue apparizioni sempre più rare, ha recentemente affermato pubblicamente che è ora di cambiarlo, di fare un reset. Praticamente gli stanno sparando da tutte le direzioni. I sondaggi mostrano ora Forza Italia e Lega testa a testa, mentre Meloni resta la stella indiscussa.

Membri di lunga data della Lega, come il potente ministro delle finanze Giorgetti, hanno espresso sgomento per il futuro che li attende come partito; un partito nato per parlare di tasse, di meno Stato e più libertà che davvero non può accettare di farsi rappresentare da un generale che vorrebbe le classi differenziali per i bambini portatori di disabilità

L’articolo prosegue illustrando a lungo ai suoi lettori la figura Vannacci e riepilogando gli ultimi cinque anni del segretario della Lega, dal famoso discorso del Mojito in poi.

 

 

Passiamo a Meloni cui si dedica un altro pesa massimo dell’informazione europea come la svizzera Neue Zurcher Zeitung. Titolo: “Meno male di quanto temuto non basta; a un certo punto Meloni deve dare i risultati

Se la leader italiana alza la posta e punta alla personalizzazione totale del voto politico questo porta anche a maggiori aspettative da parte dell’elettorato.

E spostandoci dalla Svizzera alla Germania troviamo la RND, la piattaforma di notizie tedesca, che titola “La Meloni paga un bonus di cento euro a un milione di famiglie, ma solo a gennaio 2025

Fuori dalla politica, c’è una notizia di cronaca che ci riguarda. La lancia Reuters: “La giustizia europea sostiene l’Italia nella causa contro il Getty Museum per una statua greca”

Buon ascolto di questq puntata. E arrisentirci a domani