27 Ago Strage continua. Ancora morti nei campi di pomodoro di Latina.
“Lavorare qui è un inferno – Ancora una morte di un bracciante agricolo per un colpo di calore mentre lavorava in Italia a 40 gradi”. Da Londra il Guardian ritorna sulle condizioni di lavoro estreme nei campi del nostro meridione.
Il caso che ha dato l’opportunità all’autorevole quotidiano inglese di mandare l’inviato è quello di Dalvir Singh, un migrante 54enne originario anch’egli dell’India, morto in un campo di Latina mentre raccoglieva pomodori. Micidiale, per lui, è stata la combinazione di caldo estremo con la pesantezza del carico di lavoro.
La locale Procura sta accertando se il datore di lavoro avesse preso le precauzioni prescritte per proteggere i suoi lavoratori dal caldo. Intanto, specifica il Guardian, resta impossibile stabilire il numero delle vittime in quanto gli infortuni attribuibili al caldo sono schedati, statisticamente, come svenimenti, cadute o simili. Si tratta di persone che, nonostante le norme che stabiliscono l’interruzione del lavoro nelle ore più calde, arrivano a lavorare dieci-quattordici ore al giorno per poi tornare in alloggi di fortuna che risulta ardo anche definire baracche. Niente bagni, servizi igienici, si lavano con l’acqua di cisterne riempite dai camion.
Nel solo Agro Pontino decine di operai sono svenuti da giugno in poi mentre erano al lavoro e in questi casi l’unica cosa che padroni e caporali fanno è quella di metterli all’ombra di un albero e dargli un bicchiere di acqua fredda o caffè prima di rispedirli a lavorare.
I climatologi hanno lanciato l’allarme: i migranti vulnerabili sono le persone in assoluto che rischiano di più col caldo e delle loro morti nessuno si accorge mai.
Le altre notizie nel Ristretto di oggi. Affondamento della Bayesian, il panfilo di Mike Lyngh: nel registro degli indagati ci sono un nome e un cognome. Scrive il New York Times: “Capitano dello yacht affondato in Italia sotto inchiesta per le morti sulla nave”
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Rimaniamo al sud con un servizio di Euronews su “La Sicilia che si appresta a diventare capitale della cultura e che bandisce i souvenir a tema mafioso”
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Ancora Sicilia. Dalla Francia il diffusissimo quotidiano Ouest France dedica un servizio all’ENI che “ha cominciato a estrarre gas da uno dei giacimenti offshore a sud della Sicilia, in direzione di Licata”.
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E dall’Olanda il settimanale fiammingo P-Magazine torna a occuparsi di Enrica Massone, la donna italiana con la terza media che lavorava come internista in un ospedale pubblico”
Buon ascolto dell’episodio odierno e a tutti buona giornata