Tagli e tasse: passato il voto si comincia a fare sul serio

Tagli e tasse: passato il voto si comincia a fare sul serio

Chiuse le urne terminata anche la consegna del silenzio. Ora i funzionari delle Finanze cominciano a parlare apertamente, come hanno fatto con  Bloomberg che oggi pubblica un servizio dal titolo “I mondi di Giorgia Meloni stanno per scontrarsi”. Con il suo pragmatismo la Meloni ha consolidato il suo potere in termini di voti, scrive la redazione economica statunitense. Si è guadagnata il rispetto di leader all’inizio molto riluttanti nei suoi confronti, ma mentre la sua presenza sulla scena internazionale è dovuta alla rottura radicale con il suo passato, gli affari interni italiani potrebbero riservarle ancora parecchie gatte da pelare. Dopo un periodo favorevole in cui l’Italia ha avuto un grande successo nel corteggiare gli investitori obbligazionari, un crescente accumulo di debiti ricorda i tempi peggiori e minaccia di provocare turbolenze.

In altre parole il duro compito di mettere in ordine le finanze pubbliche già a tempi brevi potrebbe cominciare ad alienarle la simpatia dei suoi elettori che ancora pochi giorni fa l’hanno premiata nelle urne. I funzionari delle Finanze sono dolorosamente consapevoli della crescente tensione sulle casse del Paese e sanno che sarà inevitabile agire immediatamente attraverso tagli alla spesa o tasse aggiuntive. Ma – confermerebbero fonti interne a Bloomberg – avevano l’ordine di non fare nulla e di non dire nulla fino a urne chiuse.

Sebbene non abbia lasciato nulla al caso per la preparazione di questa tre giorni – continua l’articolo – Meloni si trova di fronte a alcuni imprevisti di non poco conto come il caos politico scoppiato in Francia o la possibile decisione della Commissione Europea di dichiarare pubblicamente che l’Italia sta violando le regole di spesa accendendo i riflettori sulla nostra economia disfunzionale. E sempre fonti che hanno chiesto l’anonimato giurano che il ministro Giorgetti abbia detto in privato agli alleati che non vorrà colpe quando Bruxelles chiamerà.

E proprio quando l’ultima cosa di cui avremmo bisogno è un nuovo shock finanziario, riferisce Bloomberg che il premio di rendimento richiesto dagli investitori per tenere le obbligazioni a dieci anni è tornato ai massimi degli ultimi quattro mesi rispetto a quelle tedesche.

 

Tutti a Borgo Egnazia, da oggi, una località italiana che pochi Italiani potrebbero  a localizzare senza difficoltà sulla carta geografica. Perché Borgo Egnazia, dove comincia la tre giorni di g7, come spiega un articolo della tedesca Travel Book, è “Il villaggio che in realtà non è un villaggio”

Dagli Stati Uniti  c’è Barron’s che invece, molto più prosaicamente, si occupa della sistemazione degli agenti della sicurezza titolando “La polizia italiana del G7 è ospitata in una nave da crociera decrepita”.

E visto che già ci troviamo sull’Adriatico rimaniamoci per riprendere il vecchio discorso del granchio blu che, come scrive The Guardian, gli Italiani stanno decidendosi a mangiare. “Tutto può essere commestibile – è il titolo – Ecco come gli italiani stanno preparando un pasto a base di granchi invasivi”

E noi, per farci dare la ricetta abbiamo chiamato direttamente, a Baltimora, Paul Mincarelli, italo americano, proprietario del Cafè Campli, dal nome della località abruzzese da dove gli antenati di Paul partirono alcune generazioni addietro.

La potete ascoltare dalla sua voce nel podcast che segue. Buoni esperimenti a tutti.