Tasse: resta il vantaggio per i ricchi stranieri in Italia

Tasse: resta il vantaggio per i ricchi stranieri in Italia

La pacchia è finita. La flat tax a 100mila euro riservata, dallo scorso 2017, ai super ricchi stranieri che si trasferiscano in Italia raddoppia e sale a 200mila euro. E questa, almeno per la stampa estera di riferimento dei lettori business, è una notiziona. E i titoli si sprecano.

“L’Italia raddoppia le tasse per gli stranieri facoltosi”, titola il Financial Times

Ma oggi partiamo da Le Monde e dal suo “In Italia Giorgia Meloni raddoppia le tasse sui redditi dei super ricchi”

La flat tax era stata introdotta nell’immediato dopo Brexit dal governo Gentiloni per attirare i capitali dei miliardari d’oltralpe. Un regime fiscale molto vantaggioso, valido per quindici anni, estendibile anche ai familiari con un’imposta aggiuntiva annua di 25mila euro. Niente cambierà per i 1.186 Paperoni che fino a ora ne hanno usufruito, ma solo per chi si trasferirà d’ora in poi.

1.186 residenze fiscali trasferite da noi in questi sette anni sono sicuramente un dato interessante anche se, come sottolinea Le Monde, per l’Italia è difficile capire se abbiano realmente investito nell’economia. E comunque il regime resta interessante, per chi potrà avvantaggiarsene, anche alle nuove tariffe

Fortune riferisce anche che il nostro ministro dell’economia, Giorgetti, ha precisato che questo governo non è comunque interessato a competere con altri Paesi per offrire tasse più basse a individui e aziende di altro valore. Sarebbe una corsa destinata esclusivamente a ampliare la forbice delle disuguaglianze tra ricchi e poveri.

Chiudiamo questa minirassegna interna a un argomento, il raddoppio della flat tax per i ricchi forestieri, tornando a Londra, col Telegraph. Il Regno Unito è, difatti, il Paese dal quale, dopo la Brexit, sono partite più aziende e privati che hanno acquistato appartamenti e uffici a Milano.

E proprio da Milano, sottolinea il Telegraph, sono arrivate le critiche più severe per come l’iniziativa ha drogato il mercato immobiliare portando compravendite e affitti alle stelle.

Il più ricco tra i 1186 di cui sopra è sicuramente Cristiano Ronaldo che trasferì la residenza fiscale a Torino all’epoca in cui giocava per la Juventus a a Torino ancora risiede.

Per quanto riguarda il sommario degli altri argomenti trattati nel podcast di oggi.

Oggi è il giorno del primo sciopero degli ombrelloni. T-online, dalla Germania: “Sciopero. Chiudono diverse spiagge in Italia”. 

Vedremo presto se Meloni sarà rimasta almeno infastidita dagli ombrelloni chiusi di questa mattina presto.  Per rimanere in tema balneare abbiamo il Guardian col suo “Mare, sabbia e tariffe alle stelle: gli Italiani si contendono il diritto di sdraiarsi sulla spiaggia”

Articolo, questo, dedicato però, più che alla protesta dei balneari, alle manifestazioni degli attivisti di Mare Libero che rivendicano il diritto ad andare in spiaggia senza pagare niente a nessuno.

Se le spiagge che scegliete invece solo quelle sarde, a cominciare dalla celeberrima Pelosa, attenti, avverte Watson dalla Svizzera: “I vacanzieri rischiamo multe fino a 3mila euro se se ne vanno senza lavarsi i piedi”

Turismo ma non in spiaggia. Focus, sempre dalla Germania: “L’Italia prevede di aumentare drasticamente la tassa di soggiorno fino a 25 euro a notte”

 

Chiudiamo. Non senza avervi ricordato che, come titola Euronews, “L’Italia si aspetta il fine settimana più caldo dell’anno con temperature che supereranno i 40 gradi”

 

Buon aria condizionata a tutti. Ci ritroviamo qui, rosolati a dovere, lunedì prossimo per iniziare la nostra settimana di ferragosto. Buon ascolto del podcast  attraverso il player qui sotto.