The Times: Italia e nascite. Fallimentare la crociata della Meloni

The Times: Italia e nascite. Fallimentare la crociata della Meloni

 

 

Crollo delle nascite: l’Italia ha bisogno di una terapia d’urto. Fallimentare, secondo il Times, la crociata della Meloni. Il denaro messo sul tavolo non è sufficiente. Fate come la Francia: nuove detrazioni per ogni figlio nato.

La polizia italiana non è razzista. Levata di scudi traversale contro le accuse di xenofobia e omofobia rivolte alle forze dell’ordine da parte del Consiglio d’Europa.

Revocate l’immunità a Ilaria Salis. Gli eurodeputati del partito di Orban la vogliono fuori dal Parlamento Europeo, di nuovo nelle carceri ungheresi. Deciderà Strasburgo.

Le ripetute alluvioni su Emilia e Romagna mettono a dura prova la tenuta della Regione Rossa. Il voto a metà novembre.

Un incidente stradale gli ruba 39 anni di memoria. Incuriosisce il mondo la storia del nuovo smemorato di Roma.

Servizio civile in agricoltura. Bollata come caporalato di stato l’iniziativa di Lollobrigida.

 

 

Ci sono almeno un paio di riprese, oggi, sulle questioni trattate nei giorni scorsi che meritano di essere riprese anche da noi. E più di tutte, credo, il crollo demografico italiano del quale ora si occupa anche il Times.

The Times che titola “L’Italia ha bisogno di una terapia d’urto per aumentare il tasso di natalità”. Le nascite in Italia sono scese al livello più basso dei tempi moderni con meno donne che hanno meno figli.

La crociata di Giorgia Meloni per incrementare le nascite sta arrancando e stanno a dimostrarlo i dati resi noti dall’Istat nei giorni in cui il governo di destra inizia il terzo anno di mandato. I 16 miliardi in sussidi e incentivi alle nascite stanziato per l’anno in corso non sono serviti a nulla. Nemmeno quello che prevedere 3.600 euro alle famiglie con due figli per coprire le spese del nido e fino a 3000 euro per le madri lavoratrici con due figli.

L’Italia ha bisogno di una terapia d’urto – fa dire il Times al presidente della Fondazione italiana per le nascite che suggerisce una sinergia tra aziende, banche, municipalità e opposizione politica.

Il tasso di fertilità per donna – che come ricordavo anche ieri dovrebbe essere a 2,1 figli per mantenere invariato il numero della popolazione – è sceso a 1,21 e scende ancora di più, a 1,14, se escludiamo i figli nati da genitori stranieri, immigrati. Dato che ci dice anche, però, che gli stessi immigrati, una volta in Italia, fanno meno figli di quanti ne facessero nei Paesi d’origine. Anche perché pure loro, una volta in Italia, perdono quella rete di rapporti familiari di zie e cugine che possono dare un occhio ai bambini. Quella stessa che noi Italiani abbiamo per da tempo anche in patria. Questo però l’ho aggiunto io, non lo ha scritto in Times.

Oggi mantenere un figlio dalla nascita al compimento dei 18 anni in Italia costa 178mila euro e chi se lo può permettere è destinato a vedere i loro figli emigrare all’estero, dice ancora l’intervistato del Times della Fondazione per le Nascite. Intervistato che indica poi come Paese modello la Francia dove le tasse vengono progressivamente ridotte in base al numero dei figli. E il problema italiano non è sono che le donne fanno meno figli cominciando a fare il primo a 31 anni. Il problema, col passare del tempo è che nascono sempre meno donne per il ricambio e per tornare in pareggio occorreranno, secondo i calcoli più ottimistici, almeno due generazioni.

Sulle altre notizie, per le quali qui ci limitiamo a un sommario e vi rimandiamo all’ascolto del podcast, ci spostiamo al Guardian, sempre restando a Londra, con il j’accuse del Consiglio d’Europa sul razzismo latente – ma poi nemmeno così tanto latente – dei nostri poliziotti. Titolo dell’articolo “I leader italiani rispondono alle accuse di razzismo e omofobia della polizia” e in questo caso la levata di scudi italiana in favore dei nostri agenti è trasversale, Mattarella compreso.

Sullo stesso argomento ABC dalla Spagna titola “Il Consiglio d’Europa accusa l’Italia di xenofobia e razziste le sue forze dell’ordine”

E poi la rete televisiva del Belgio Francese, RTBF che titola “Il Consiglio d’Europa mette in guardia dall’aumento della xenofobia e del discorso di odio in Italia”

Rimanendo sempre nel campo dei diritti civili, e tornando al Guardian c’è l’articolo dedicato all’ “Ungheria che chiede alla UE di revocare l’immunità parlamentare all’eurodeputata italiana Ilaria Salis”.

Sulle alluvioni in Italia, e sull’accanimento dei temporali sull’Emilia e la Romagna la Frankfurter Allgemeine Zeitung dalla Germania si chiede, in un interessante articolo, se i danni subiti dalla popolazione siano “colpa del cambiamento climatico o dell’impermeabilizzazione del suolo” con le costruzioni in zone pericolose e il sotterramento di fiumi e torrenti.

Spiegel, sempre dalla Germania, dedica un articolo allo smemorato di Roma. Titolo “L’uomo non ha memoria di 39 anni della sua vita”

In chiusura El Confidencial, da Madrid che il servizio sull’Italia lo dedica alla “Meloni che propone un servizio civile nelle campagne per recupera il legame con la Patria”

A questo punto buon ascolto a tutti