11 Giu Fotovoltaico bye bye: marcia indietro sui pannelli solari
Cè una notizia, che Ristretto Italiano ha già anticipato giorni addietro riprendendola da un giornale argentino e che ora trova ampio spazio sul Financial Times : “Giorgia Meloni frena la diffusione dell’energia solare in Italia”. La prima ministra afferma che il fotovoltaico sta minacciando la sicurezza alimentare della nazione, ma gli agricoltori non sono d’accordo.
Oggi cominciamo da qui, con questa che poi, come abbiamo già visto la scorsa settimana, più che sua è una campagna di suo cognato Lollobrigida, ma che a quanto pare anche lei ha sposato.
Spiega il quotidiano inglese della City che benché la premier italiana non abbia mai negato i problemi legati al cambiamento climatico, e benché il suo governo si sia impegnato fin dal primo giorno nella promozione attiva di nuove fonti di energie verde, ora la coalizione sta bruscamente frenando la diffusione dei pannelli solari sui terreni agricoli: minacciano la nostra sovranità alimentare. Considerazione contestata sia dagli agricoltori sia dagli esperti di energia solare.
E qui torniamo alla notizia dell’approvazione, un mese fa, da parte del Consiglio dei Ministri di un decreto di emergenza che vieta i pannelli montati a terra sui terreni destinati all’agricoltura. Se quella terra può dare frutti la si coltivi anziché soffocarla di lastre solari. Unico compromesso concesso quello di portare quei pannelli a oltre due metri dal suolo; cosa logica, per carità, ma che comporta una spesa molto superiore per gli impianti e la loro manutenzione. Dal 20 al 40 per cento in più di spesa. Decreto che vieta inoltre agli agricoltori di affittare la propria terra agli sviluppatori di energia solare; se proprio vogliono, gli agricoltori, investano direttamente sui progetti di energia rinnovabile.
Agricoltori e ecologisti che, tramite le loro associazioni, ora sostengono che con questa novità sarà praticamente impossibile raggiungere l’impegno che Roma si è presa di fronte alla comunità internazionale di produrre 80 gigawatt di capacità solare entro il 2030. E quindi transizione bye bye.
Il Financial Times non si sottrae poi alle ironie sul già bersagliatisimo Lollobrigida il quale avrebbe recentemente sostenuto che la furia ecologista dei pannelli solari minaccerebbe il nostro Prosecco. Per non parlare della pummarola. E poco importa se al Sud, per la siccità che sta bruciando tanto terreno, molti agricoltori lo lasciano comunque incolto. Anche perché da parte del governo nessun progetto serio sull’irrigazione appare all’orizzonte.
Una partita che non è finita. Manca ancora la conversione in legge da parte del Parlamento. E questa volta il nostro ministro non può contare sul sostegno incondizionato delle associazioni agricole.
Ed eccoci al post elettorale. New York Times: “Sostenuta dalle elezioni, Giorgia Meloni si crògiola sotto i riflettori mentre l’Italia ospita il G7”
Per la signora Meloni – scrive la redazione newyorchese – l’ascensore non sarebbe potuto arrivare in un momento migliore.
Intanto nell’ attesa del raduno di fine settimana l’inviato della CNN, che evidentemente è già in Puglia, dedica un servizio alla “Violenza mafiosa che aumenta nella stessa regione dove si incontreranno i leader del G7”.
E Associated Press, sempre statunitense si produce in un “In Puglia le donne prendono’iniziativa per sfidare la mafia locale, correndo grandi rischi personali”
Dal Nord Europa e dalla Germania, invece, molte testate, come T-Online, si concentrano sull’abolizione temporanea di Schengen e sul ritorno dei controlli alle frontiere in ingresso in Italia con prevedibili ingorghi e lunghe attese.
—
Ancora analisi del dopo voto. “Perché la destra in Italia perde e vince allo stesso tempo?”. Se lo chiede il lussemburghese Wort. E la risposta è che sia la prima ministra che la capa dell’opposizione hanno vinto entrambe.
—
Per quanto riguarda la cronaca molta stampa sudamericana si occupa della scomparsa del camionista argentino Nicolàas Matias Del Rio, 48 anni, da uno residente a Siena con moglie e figlio che non si trova dal 22 maggio scorso.
—
Turismo a chiudere. La Berliner Morgenpost scrive, a proposito della progressiva privatizzazione delle spiagge, della protesta di Napoli dove la spiaggia libera di Posillipo è stata messa a prenotazione obbligatoria,
Ascoltare per credere. E appuntamento a domani