UE. Italia ridimensionata nonostante la vice presidenza

UE. Italia ridimensionata nonostante la vice presidenza

Chi ha portato a casa cosa con la nuova Commissione Europea, presentata da Ursula von Der Leyen all’Europarlamento?.  E’ questo, a parte la notizia della morte di Totò Schillaci, l’argomento riguardante l’Italia maggiormente trattato oggi dalla stampa estera. E l’Italia, con Fitto, appare praticamente in tutti gli articoli.

Da Parigi il prestigioso Le Figaro titola: “La nomina di Raffaele Fitto, amico di Giorgia Meloni, solleva interrogativi”

Interrogativi esplicitati soprattutto dai Socialisti Europei, dai Verdi e dai deputati di Renew Europe: per loro un avversario è stato portato nella sala macchine d’Europa, tradendo così la volontà popolare espressa il dieci giugno. Volontà popolare che la Meloni giura ha invece premiato lei.

E quindi Figaro si chiede: Fitto sarà l’avversario d’Europa che in tanti temono? Pensarlo è difficile – risponde la redazione – in quanto nonostante il contentino della vicepresidenza esecutiva, egli  ha ricevuto un portafoglio molto più leggere di quanto l’Italia sperasse, senza peso politico. In una scelta democristianissima della popolare Von Der Leyen per un politico che, comunque, nella DC mosse i primi passi.

Fitto, spiega sempre Le Figaro, è stato scelto con il sostegno attivo del presidente dei popolari tedeschi Weber. Fitto, alla fine, è il candidato più presentabile che la nostra premier poteva suggerire alla Commissione. Lui a differenza di molti altri uomini e donne che entrano ed escono da Palazzo Chigi non frequenta Colle Oppio né proviene dal movimento sociale italiano.

Raffaele Fitto aveva solo 19 anni quando, alla prematura scomparsa del padre responsabile della DC pugliese, gli subentrò. Mani Pulite non era ancora arrivato che lui era già in consiglio regionale. Seguirono per lui Berlusconi, un posto nell’ultimo esecutivo del Cavaliere che fu proprio accanto ad un’altra giovanissima Giorgia Meloni e poi l’approdo a Fratelli d’Italia quando già era in Europarlamento con Forza Italia.

E in un altro articolo, più precisamente in uno dei suoi podcast, sempre Le Figaro si chiede, sornione, se anche il nuovo premier francese Michel Barnier verrà a Roma per studiare le ricette della Meloni sull’immigrazione.

 

Anche se in un qualche modo preannunciata, dalle notizie dei giorni scorsi sull’aggravarsi del suo stato di salute, la morte di Totò Schillaci, nemmeno sessantenne, è scoppiata come un fulmine nelle redazioni europee, americane e di tanti Paesi dove il protagonista dei Mondiali del 90 era rimasto come un ricordo indelebile.

Mini rassegna stampa su Schillaci cominciando dal Sud del mondo:

Argentina, La Nacion: “E’ morto il calciatore Totò Schillaci, una delle icone dei mondiali di Italia 90”

Stati Uniti, ABC News: “Salvatore Totò Schillaci, l’attaccante italiano che fu capocannoniere nel mondiale del 1990, muore a 59 anni”

Due testate europee. RTVE, la televisione di stato spagnola: “Muore il mitico Totò Schillaci, capocannoniere dei mondiali di Italia 90”

Germania, NTV: “Bomber delle notti magiche. L’Italia piange l’eroe dei mondiali Totò SChillaci”

Torniamo alla politica e torniamo in Francia. L’Opinion: “Giorgia Meloni cerca di dare garanzie a Bruxelles sul rigore di bilancio”. Perchè gira gira, distogli lo sguardo e parla d’altro, ma alla fine il nodo vero sta qui.

E parlando di lavoro, dal Brasile il sito Italianisimo scrive che “In dieci anni Amazon ha creato quasi 130mila posti di lavoro in Italia”

Dal Costarica, Paese che raramente, se non mai, abbiamo coperto nel nostro Ristretto Italiano, il quotidiano La Nacion pubblica un’intervista a Michele Carbone, capo della DIA, la direzione investigativa antimafia.

E ancora in tema di mafie dall’austriaco Exxpress, in un articolo dal titolo “Scafisti sui social: offerte di sconti per viaggi clandestini in Italia”, scopriamo che i trafficanti di uomini si muovo nel campo della promozione come qualsiasi agenzia di viaggio.

Benvenuto Boris, si fa per dire. Nell’Europa Centrale, dove l’ondata di maltempo in corso ha già provocato almeno 24 vittime, stanno cominciando a tirare il fiato. Ma solo perchè l’ondata di temporali, tornado tempeste si sta spostando più in là, più in qua per noi, e, come scrive Wetter dalla Germania, “Ora tocca a Italia e Adriatico”

Due notizie giusto per chiudere con un sorriso. CNews, dalla Francia, riferisce di “quell’australiano preso a bastonate perchè, durante le feste per l’addio al celibato, correva nudo sotto la pioggia per le strade di Nardò”.

E dagli Stati Uniti Newsweek racconta, con tanto di video, di “quel gattino italiano che si rifiuta di mangiare i croccantini se non vengono conditi con olio d’oliva”.

 

Buon ascolto