08 Set Un divieto da non credere: Monfalcone proibisce il cricket
“La città italiana che ha vietato il cricket”. Titolo della BBC che con questo titolo torna, come molte altre testate internazionali, a parlare della battaglia a sfondo razziale da tempo intrapresa della sindaca di Monfalcone Anna Maria Cisnit.
Già da tempo l’esponente leghista, giunta recentemente al suo secondo mandato, aveva posto il divieto in città al gioco del cricket, sport nazionale delle migliaia di immigrati bengalesi presenti. Mal tollerati da sempre, nonostante la necessità della loro manodopera da parte dei Cantieri Navali, e benché immigrati regolari che pagano le tasse, la Cisnit se gli può fare uno sgarbo glielo fa. Come quello del divieto di preghiera collettiva negli spazi pubblici.
Tutte circostanze conosciute, non nuove, ma che, almeno per quanto riguarda il cricket ritornano d’attualità in quanto è arrivata la multa per un gruppo di adolescenti ripresi da una telecamera di sicurezza che loro non avevano considerato. Una partita bloccata dai vigili urbani arrivati a interrompere quella ‘riunione sediziosa’.
Inutile del resto scaricare tutta la responsabilità sulla sindaca che è stata rieletta proprio in base a una campagna elettorale impostata su questi temi.
Città alla periferia di Trieste, Monfalcone, come spiega il servizio della BBC, è una realtà unica in Italia. Di 30mila residenti quasi un terzo sono stranieri, la maggior parte dei quali musulmani del Bangladesh arrivati dall’inizio degli anni novanta per costruire le grandi navi da crociera.
In passato la stessa prima cittadina aveva fatto rimuovere le panchine nella piazza cittadina dove un tempo erano soliti sedersi gli immigrati e più volte si è scagliata contro l’abbigliamento delle donne musulmane e per come restano vestite quando sono in spiaggia con i loro figli e le loro famiglie.
Per quanto riguarda il cricket, lei ha detto sprezzante all’inviato della BBC che sono liberi di andare a giocare ovunque, ma non a Monfalcone.
Argomento questo affrontato negli ultimi giorni anche dal New Indian Express sotto il titolo “Questa città vieta il cricket perché il sindaco prende di mira gli immigrati bengalesi” Sottotitolo: Monfalcone ha ufficialmente vietato il cricket, con multe fino a cento euro, per chi pratica questo sport entro i limiti della città. Il divieto fa parte di una più ampia repressione anti immigrazione da parte del sindaco di estrema destra della città.
Ora per sommi capi le altre notizie nel podcast di oggi.
Sono più di uno gli articoli degli ultimi giorni che riguardano le politiche ambientali del nostro Paese sempre meno allineato con le indicazioni ecologiche della Commissione Europea, col il Green Deal.
Con riferimento all’incontro internazionale economico del week end a Cernobbio, Reuters titola “L’Italia chiede una rapida revisione del divieto europeo sui motori a combustione”
E, sul fronte di un altro aspetto, è sempre Reuters, sempre da Cernobbio, a titolare “L’Italia si avvia verso la revoca del divieto di energia nucleare”.
Infine sono stati più di uno i giornali, soprattutto francesi, a riprendere la notizia del “Primo impianto italiano di cattura e stoccaggio della CO2 a Ravenna”
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Ultimo articolo di economia e poi concludiamo con la Sangiulianeide
Financial Times: “Il prosciutto in pericolo mentre l’Italia lotta per contenere la peste suina”
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Torna a casa Gennarino. Come era prevedibile le dimissioni del nostro ex ministro della cultura, e soprattutto la grottesca love story che le ha precedute, rappresentano un piatto più che ricco per la stampa di tutto il mondo.
Da Londra, The Independent: “Gennaro Sangiuliano: il ministro della cultura italiano si dimette per lo scandalo della relazione amorosa”.
Israele, Y Net: “Scandalo nel governo italiano: il ministro ha trovato lavoro a un’amante e si è dimesso in lacrime”
Bursa Hakimiyet, giornale finanziario turco: “L’Italia è scossa dal scandalo… Il Ministro ha confessa piangendo”
Sempre dalla Turchia, che ci va a nozze. Posta: “L’amore che si è portato via il ministro in Italia”
Stati Uniti, ABC: “Il ministro che in lacrime ha ammesso di avere affidato una consulenza alla sua amante si è dimesso”
Non abbiamo finito. RND, dalla Germania: “Prima una confessione in lacrime poi le dimissioni: il ministro della cultura italiana inciampato in un affaire”
Ciliegina finale sempre dalla Germania. NTV: “Tarzan Sangiuliano rimane invischiato in una relazione”
Ma qui, se volete sapere perchè è soprannominato Tarzan, dovete proprio ascoltarvi il podcast.